Politica

Leo: “Non è vero che la riforma fiscale favorisce evasori ed autonomi. Faremo misure anche per i lavoratori dipendenti”

Presentazione in grande stile della riforma fiscale del governo . “Un momento di confronto” lo definisce Giorgia Meloni. In verità, l’evento comprende gli interventi del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, del viceministro Maurizio Leo e della presidente del Consiglio. Al termine Giorgetti e Meloni lasciano velocemente la sala della Camera dei deputati. “Non è vero, non abbiamo uno strabismo nei confronti del lavoro autonomo” si difende Leo. E per i lavoratori dipendenti? “Nella delega fiscale abbiamo messo tutta una serie di misure che cercheremo di realizzare. Vogliamo fare in modo che tutti i contribuenti abbiano un trattamento fiscale più agevolato. Lo faremo – sottolinea – compatibilmente con le risorse che riusciamo a reperire”.

Nel frattempo a gioire sono i lavoratori autonomi. Ad esempio la rateizzazione. Fino a dieci anni per i contribuenti in difficoltà e con debiti superiori a 120 mila euro. Per importi inferiori la rateizzazione si ferma a 7 anni. Per tutti? No per i lavoratori autonomi. L’unica misura per i lavoratori dipendenti, ad oggi, è il taglio di 7 punti del cuneo fiscale. Misura iniziata dal governo Conte 2, confermata dal governo Draghi e riconfermata dal governo Meloni. “Stiamo cercando di fare tutto il possibile per mettere tutti i contribuenti in condizione di pagare meno tasse” dice Leo. Meloni dal palco ha detto che le tasse non sono bellissime. Un messaggio di sicuro impatto per i cittadini che a breve torneranno alle urne per elezioni europee ed amministrative: “Né condoni, né misure a favore di questa o quella categoria” sostiene Leo. “Le tasse si devono pagare però è certo che meno si pagano e le facciamo pagare a tutti quanti e meglio il sistema funziona”. E la fedeltà fiscale, che la presidente del Consiglio durante il convegno non ha citato, è un valore per questo governo oppure no? “Certo che lo è, noi ci teniamo”.