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A Salisburgo disfatta della destra: boom dei comunisti, per la carica di sindaco ballottaggio con i socialdemocratici

C’è un posto in Europa in cui il centrodestra non solo non è favorito, ma non arriva nemmeno al ballottaggio. La notizia non arriva da un Comune di periferia, ma da Salisburgo, una delle principali città dell’Austria: al secondo turno delle Comunali andranno il candidato socialdemocratico Bernhard Auinger e quello comunista Kay Michael Dankl (nella foto in alto, da sinistra) Al primo turno sono separati da uno scarto minimo: il 29,9 per cento dei voti validi è andato ad Auinger, mentre Dankl ha messo insieme il 28 per cento delle preferenze. Staccati tutti gli altri, a partire dall’esponente dei Popolari Florian Kreibich, che si è fermato al 21 per cento. Sotto il 10 per cento gli altri candidati: quello della destra Paul Dürnberger (9,6), la verde Anna Schiester (7,3) e il rappresentante del partito liberale Neos Lukas Rupsch.

L’exploit della sinistra del partito comunista rispetto alle precedenti elezioni del 2019 è fotografato da una crescita nei consensi in 5 anni che si avvicina al 26 per cento. Lo stesso si può dire, in senso contrario, per il partito popolare che perde in 5 anni la bellezza di 20 punti percentuali. Ma il boom dei comunisti non si può definire inatteso: lo scorso anno, alle elezioni per il Land, erano riusciti a rientrare nell’assemblea regionale dopo oltre 70 anni.