Diritti

Operaie, sportive, autonome: l’inchiesta di PresaDiretta sulla disparità salariale che penalizza le donne. La storia di Samira Ahmed

La disparità di genere inizia dallo stipendio. In Italia le donne guadagnano in media 8mila euro in meno all’anno rispetto agli uomini, secondo l’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato dell’Inps. PresaDiretta, nella puntata in onda lunedì 4 marzo alle 21.20 su Rai 2, affronta la questione salariale femminile attraverso il racconto delle operaie, delle libere professioniste, delle studentesse e anche delle sportive che devono fare i conti con stipendi più bassi e la carenza di strutture a disposizione delle lavoratrici. La mancanza di una politica di sostegno adeguata fa sì che le donne vengano considerate ancora oggi cittadine di serie B. E non solo in Italia, anche nel resto d’Europa. In Gran Bretagna, ad esempio, dove oltre 50mila lavoratrici hanno fatto causa all’azienda per discriminazione salariale. Una disparità che indebolisce l’economia di un Paese; è stato dimostrato infatti che una retribuzione paritaria rende più ricca l’intera Nazione. Inoltre dietro i casi di violenza sulle donne il più delle volte si ritrova la mancanza di indipendenza economica delle vittime. Non avere un proprio reddito rende molto difficile per le donne lasciare il compagno violento. La violenza economica è la forma di violenza più subdola e difficile da riconoscere. Il gender pay gap viene ormai studiato in tutto il mondo. A Presadiretta l’intervista a Claudia Goldin, professoressa all’Università di Harward, la prima donna a vincere il premio Nobel in economia da sola, senza averlo dovuto condividere con un uomo.

“Il salario delle donne” è un racconto di Riccardo Iacona, con Elena Stramentinoli, Cesarina Trillini, Sabrina Carreras, Eugenio Catalani, Fabio Colazzo, Matteo Del Bò, Alessandro Marcelli.

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