Mafie

Le mani dei clan nell’Amtab: i parenti dei boss assunti nell’azienda di trasporto pubblico di Bari. “Efficace modello di welfare”

I clancontavano dentro l’Amtab, l’azienda di trasporto pubblico di Bari. Un peso specifico, visto che potevano indirizzare le assunzioni favorendo i loro parenti. È accaduto in almeno cinque occasioni secondo la Dda di Bari che nella maxi-inchiesta con più di 100 indagati, compresi un consigliere regionale e una consigliera comunale, ha chiesto e ottenuto l’amministrazione giudiziaria per l’Amtab. Ci sono diverse intercettazioni risalenti al 2018 a certificare, secondo gli inquirenti, a raccontare le pressioni sull’azienda che uno dei responsabili avrebbe “accettato supinamente”. Al nipote del capoclan Savino Parisi, Massimo, Tommaso Lovreglio e Michele De Tullio viene contestata l’estorsione aggravata dal metodo mafioso proprio per questa vicenda.

All’interno dell’Amtab “il clan Parisi avrebbe imposto una sua gerarchia”, scavalcando le effettive cariche sociali riuscendo a far assumere la figlia di Massimo Parisi, Annaelena, la figlia di Battista Lovreglio, Annarosa, la nipote di Tommaso Lovreglio (Iolanda Stringano) e il cugino di Lovreglio, Tommaso Gargano, che è anche nipote di Parisi. Il livello di infiltrazione del sodalizio mafioso in alcuni settori della politica e dell’imprenditoria “passava anche attraverso la collocazione di sodali al loro interno, in particolare di un nipote e di un fratello del capo, in maniera da essere presenti in una partecipata comunale”, la Amtab nonché in una società di automotive, anche questa finita in amministrazione giudiziaria.

Per Francesco Giannella, procuratore aggiunto e coordinatore della Dda, le assunzioni servivano per creare “un efficace modello di welfare“, insomma “un modo per assicurarsi la riconoscenza della popolazione”. Il sindaco di Bari Antonio Decaro, una volta appreso del provvedimento nei confronti di Amtab, ha sottolineato: “Ho sempre sfidato a viso aperto e denunciato i clan. Ma è evidente che questo non è e non potrà mai essere sufficiente”. Il sindaco ha quindi aggiunto che ora, con il cda di Amtab affiancato dall’amministratore giudiziario con i suoi poteri straordinari, potrà fare definitivamente luce su tutte le opacità compiendo un altro passo verso la liberazione dal cancro della criminalità organizzata”.