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Dà una testata all’ex allenatore del figlio e gli spacca il naso: la violenza alla partita dei Pulcini a Cesano Boscone

Ha avvicinato l’ex mister di suo figlio e dopo una discussione gli ha dato una testata, spaccandogli il setto nasale. È quanto è successo nella mattina di sabato 24 febbraio, durante la partita dei Pulcini dell’Idrostar, squadra della provincia di Milano, a Cesano Boscone, che gioca al centro sportivo Bruno Cereda.

Secondo quanto è stato ricostruito, dopo la partita dei Pulcini dove gioca anche il bambino (i piccoli calciatori hanno tra gli 8 e i 9 anni), il padre ha incontrato l’allenatore, lo ha accusato di essere stato violento con il figlio, l’allenatore si è difeso, “gli ho risposto che non doveva permettersi di lanciarmi simili accuse” e l’uomo lo ha aggredito con una testata.

All’origine di questo episodio c’è il bambino che aveva raccontato al padre che l’allenatore lo aveva trattato male, mettendogli le mani addosso. Il padre aveva creduto al figlio e il fatto non gli era andato giù. L’allenatore ha invece negato: “Niente di vero, non ho mai fatto nulla di simile e mai mi sognerei di farlo“. Infatti, secondo quanto è emerso, il bambino avrebbe mandato a quel paese il mister che, in risposta, lo ha richiamato.

Dopo l’aggressione sono arrivati i soccorsi e l’ambulanza, che hanno portato l’uomo sanguinante al pronto soccorso. Sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Corsico per l’aggressione e per sentire le testimonianze dei presenti. L’allenatore ha annunciato che sporgerà denuncia.

Il presidente del club Ettore Leporatti ha commentato così l’accaduto: “Un fatto inammissibile, la nostra società si basa sul rispetto reciproco e sono questi i valori che cerchiamo, ogni giorno, di insegnare ai ragazzi, fin da piccoli. -poi continua- Se l’allenatore avesse commesso qualsiasi tipo di violenza o abuso su un giocatore, sarebbe stato subito allontanato e denunciato. In campo gli animi si scaldano, si possono avere visioni diverse, ma ci deve essere sempre rispetto dei ruoli ed è assolutamente intollerabile che un genitore se la prenda con un allenatore“.