Scuola

Oltre la metà degli studenti italiani sceglie il liceo, il Made in Italy si ferma a 420 domande: i dati delle iscrizioni alle scuole superiori

Appena 420 iscritti in tutta Italia al Liceo del Made in Italy e oltre la metà delle studentesse e degli studenti che, invece, optano per i licei. Sono i dati finali delle iscrizioni gli istituti superiori per l’anno scolastico 2024/2025. Le scuole nell’ultima settimana hanno continuato a lavorare per inserire le domande di iscrizioni presentate direttamente in sede, in via cartacea, dalle famiglie, potendo così arrivare al dato finale.

I numeri evidenziano una tendenza in crescita della preferenza per i percorsi tecnici e professionali della filiera 4+2: in particolare, la percentuale di scelta dei nuovi quadriennali di filiera rispetto al totale degli iscritti all’istruzione tecnica è salita allo 0,89% e allo 1,06% per il professionale. Un dato che secondo viale Trastevere “conferma” il gradimento “per la sperimentazione della nuova filiera”. In totale sono 2093 i futuri studenti delle scuole superiori che si sono iscritti alla formula 4+2 dei tecnici e dei professionali, in crescita del 25% rispetto alla rilevazione fatta alla chiusura delle iscrizioni online dello scorso 10 febbraio. Mentre 420 studenti hanno scelto il liceo del Made in Italy, con un incremento del 12% rispetto al 10 febbraio scorso.

Complessivamente, comunque, i licei continuano a essere le scuole preferite dagli studenti e dalle studentesse, rappresentando il 55,32% delle iscrizioni generali. Gli istituti Tecnici sono stati scelti, invece, dal 31,72% dei futuri studenti delle scuole secondarie di secondo grado, mentre gli istituti professionali rappresentano il 12,95% delle iscrizioni generali.

“I dati delle iscrizioni alla filiera 4+2 e al liceo Made in Italy – ha commentato il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara – dimostrano che c’è una crescente domanda da parte delle famiglie di percorsi di studio che siano fortemente innovativi e orientati all’inserimento nel mondo del lavoro, confermando l’efficacia delle politiche adottate e il loro impatto positivo sull’orientamento degli studenti”