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A Roma fiaccolata per Ilaria Salis, c’è pure Schlein: “Intollerabile violazione diritti”. Opposizioni contro Nordio: “Governo inerte”

Fiaccolata a Largo Argentina a Roma per Ilaria Salis, la cittadina italiana detenuta da oltre un anno in Ungheria con l’accusa di aver aggredito dei militanti neonazisti. All’evento, organizzato da alcune associazioni, ha preso parte l’Anpi così come le opposizioni compatte, dal Pd a M5s, Avs, Italia Viva. Presente anche la segretaria dem Elly Schlein: “Noi continuiamo a insistere, Ilaria Salis deve essere riportata in Italia per fare qui i domiciliari. Ci sono decisioni quadro del Consiglio europeo che lo permettono. Non si può tollerare la violazione costante dei diritti e della dignità di una cittadina italiana che il mondo intero ha visto in catene e portata al guinzaglio al processo. Siamo qui per continuare a sostenere questa battaglia”, ha rivendicato la segretaria dem.
“Ilaria va riportata in Italia. Punto. Raccontare che la magistratura ungherese è indipendente farebbe ridere se quello di cui stiamo discutendo non fosse un dramma vero. Questo Paese deve fare una sola cosa: dimostrare dignità e smettere di scaricare sulla famiglia le responsabilità, è disonorevole per il Paese che questi ministri rappresentano”, ha detto Nicola Fratoianni, segretario di SI e deputato di Avs, attaccando il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Lo stesso Guardasigilli poche ore prima, di fronte alle accuse rivolte all’esecutivo, si era invece scagliato contro la strategia della famiglia: “Se avessero chiesto da subito gli arresti domiciliari in Ungheria, tutto questo forse non sarebbe accaduto”.
“Dichiarazioni che qualificano chi le fa, dopo un anno di inerzia del governo, credo francamente che si dovrebbe avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e non scaricarle su persone che in questo momento sono preoccupate e addolorate”, ha aggiunto pure l’ex Guardasigilli e deputato Pd, Andrea Orlando. Critico pure Riccardo Ricciardi (M5s): “In un anno non è stato fatto niente, c’è voluta la forza del padre e della famiglia di Ilaria Salis per tirare fuori questo caso. Questo è un processo politico, l’Italia può fare di più, bisogna vedere se c’è la volontà di farlo”.