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Migranti in Albania, commissario Onu per i diritti umani al Senato: “Accordi che evadono questioni importanti e non funzionano”

Lo aveva detto al Parlamento europeo a fine novembre ed è venuto a ribadirlo di fronte all’Italia. Ascoltato dalla commissione straordinaria per la tutela e promozione dei diritti umani del Senato, l’alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), Volker Türk, ha espresso la sua preoccupazione per la costruzione in Albania dei centri per migranti al centro dell’accordo siglato ai primi di novembre da Giorgia Meloni col premier albanese Edi Rama, appena ratificato dalla Camere e ora all’esame proprio a Palazzo Madama. Oltre che alla Corte costituzionale di Tirana, che potrebbe esprimersi già il 29 gennaio sulla sua legittimità.

“Questi trasferimenti verso l’Albania per assolvere le procedure di asilo e rimpatrio, evadono questioni importanti legate ai diritti umani, soprattutto la libertà dalla detenzione arbitraria e la necessità di assicurare procedure di richiesta d’asilo adeguate, incluso lo screening e l’identificazione”, ha detto Türk alla commissione, impegnata nell’indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani in Italia e nella realtà internazionale. “Dobbiamo garantire che gli obblighi dell’Italia verso il diritto internazionale vengano rispettati. Posso dire che la gestione extra territoriale dei migranti, che vedo da molti anni in altri Paesi, non ha mai funzionato, anzi ha procurato sofferenza e dolore”.

“Voglio essere molto onesto con voi – ha proseguito il commissario – la creazione di questi hotspot all’estero senza base giuridica mi preoccupa, lo dico chiaramente. Riconosco l’importanza della prevenzione e della repressione del traffico di esseri umani. Ci sono persone la cui vita è messa a rischio in mare ed è un imperativo quello di combattere il traffico. Ma la migrazione non deve essere considerata un reato. Accettare le differenze è una delle glorie dell’Italia, perché voi avete battuto la strada per sconfiggere l’odio e l’intolleranza verso qualsiasi gruppo, dai migranti ai Lgbtqi+. Spesso queste persone vengono usate come capri espiatori, vengono disumanizzate, un problema che va affrontato e combattuto”.

“L’alto commissario per i diritti umani, audito al Senato, sta demolendo l’accordo con l’Albania, esprimendo preoccupazione per le condizioni nelle carceri, condanna dei discorsi d’odio e della criminalizzazione dei migranti. Con la calma di un chirurgo”, ha twittato il senatore del Pd, Filippo Sensi. Di tutt’altro avviso il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, che è intervenuto alla fine dell’audizione del commissario. “Il protocollo firmato con l’Albania è in linea anche con quelli con la Tunisia ed altri Paesi. Accordi in cui la coerenza con il diritto europeo è stata sempre il punto di riferimento centrale per il governo italiano per almeno contribuire ad una soluzione all’enorme tragedia del traffico clandestino di essere umani”.