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“Re Carlo ha fatto parlare della sua operazione alla prostata per proteggere Kate Middleton: lei ha subito un intervento importante”

Ne è certa la storica ed esperta di reali, Tessa Dunlop, che secondo quanto riportato da The Mirror avrebbe dichiarato testualmente: “Buckingham Palace non agisce con spontaneità"

Una strategia di comunicazione vincente non lascia nulla al caso. E non è stato un caso se mercoledì 17 gennaio, Buckingham Palace ha diffuso una nota, inedita, sullo stato di salute di re Carlo III quasi due ore dopo il comunicato uscito da Kensington Palace sull’intervento addominale subito dalla principessa del Galles. Per gli esperti di PR questa è una chiara azione studiata ad hoc per sovrapporre una notizia sopra un’altra disattivandone l’effetto deflagrante. “Spostare l’attenzione”, questo avrebbe fatto il sovrano inglese per proteggere la nuora, Kate Middleton.

Ne è certa la storica ed esperta di reali, Tessa Dunlop, che secondo quanto riportato da The Mirror avrebbe dichiarato testualmente: “Buckingham Palace non agisce con spontaneità; la diffusione di un comunicato che contiene informazioni private sulla salute del re, subito dopo la notizia dell’intervento chirurgico al quale è stata sottoposta la principessa del Galles, è stato intenzionale”.

Di più, inusuale. Mai prima d’ora un monarca aveva condiviso informazioni riservate sul suo stato di salute, ma in questo caso l’effetto desiderato è stato abbondantemente ottenuto. Condividere dettagli intimi del re ha spostato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica dalla situazione “seria” di Kate Middleton. Allo stesso tempo, però, questa decisione di dire al mondo che il monarca verrà ricoverato per un problema di prostata ingrossata ha posto una luce sull’eccesso di discrezione e assoluta mancanza di dettagli su quanto accaduto alla nuora. Da una parte si scende nei particolari, dall’altra si tace, dando vita a speculazioni infinte.

Sicuramente, ed i numeri lo dimostrano, la decisione di Carlo è stata premiante a giudicare dal boom di accessi al portale del sistema sanitario nazionale inglese, NHS, che offre informazioni sulla patologia legata alla prostata. Il re 75enne è diventato il miglior testimonial per una grande campagna di prevenzione e di screening per gli uomini della sua età e per una patologia assai diffusa.

Ma c’è dell’altro. Stando alle riflessioni condivise della Dunlop con il tabloid, il retro pensiero del monarca, al di là della pubblica utilità, potrebbe anche essere stato molto più intimo e diretto alla sua famiglia. “Ecco: avete delle informazioni che mi riguardano, ma state alla larga da mia nuora”. “Giù gli sguardi indiscreti” da Kate. Un gesto protettivo che non sarebbe nuovo da parte di Carlo III nei confronti della moglie di William. In passato non sono mancate pubbliche esternazioni, anche trasmesse attraverso il linguaggio del corpo, piccoli gesti, che hanno dimostrato la buona predisposizione del re verso Kate. Unica in famiglia, va detto, che finora non ha dato problemi…Insomma, la ditta, per una volta tanto, agendo compatta, avrebbe messo a segno un’ottima strategia di PR ben coordinata. L’analisi della storica Tess Dunlop si conclude con l’evidenza fornita dalla comunicazione scelta dai reali che, in fondo, dando l’impressione di concedere molti dettagli, come mai era accaduto prima, di fatto avrebbe blindato la privacy di chi voleva proteggere, alzando forti barriere intorno a Kate Middelton.