Diritti

Fine vita, depositate 8mila firme per una legge in Lombardia. Cappato: “Decidano se dare la garanzia di una risposta a chi soffre”

“I consiglieri regionali lombardi dovranno decidere: dare la certezza di una risposta sui tempi di chi soffre o aggiungere altro dolore gettandole in una condizione di incertezza e arbitrio”. Lo ha detto il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni Marco Cappato che questa mattina, giovedì 18 gennaio, ha depositato le oltre 8mila firme raccolte per portare in Consiglio regionale la proposta di legge per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. “Questa legge dice soltanto che la risposta va data entro venti giorni – specifica Cappato – ma la risposta voi quando volete dare?”. Il testo definisce tempistiche e procedure certi per l’accesso alla morte volontaria assistita in Italia, un diritto già garantito dalla sentenza Cappato-Antoniani della Consulta. “Ed è questo – conclude Cappato – il grande equivoco anche del voto in Veneto perché non si discuteva del diritto al fine vita, già sancito dalla Corte Costituzionale, ma sul diritto ad avere risposte in tempi certi”.