Società

Imparare la storia dagli errori sarebbe più divertente: tre consigli per gli interessati

Fino al 1700 le città italiane erano coperte di escrementi e di pattume, ma la scuola non lo sa. Le suore protestavano per la puzza tanto forte da impedire perfino la preghiera. Le loro proteste disperate sono pubblicate da Carlo M. Cipolla nel libro Miasmi e umori che descrive decenni di sforzi per ridurre la puzza, naufragati miseramente, nonostante fosse opinione comune che la peste derivasse proprio dai cattivi odori. Il che non era esattamente vero, ma la scarsa igiene e il proliferare di cimici e pidocchi diffuse la peste in tutta Europa provocando decine di milioni di morti.

Come puoi pensare di comprendere la poetica Dante e Petrarca, Raffaello e Michelangelo, se non sai che vivevano sotto la dittatura della merda e della carne putrida in mezzo a esseri umani che non si lavavano quasi mai?

Ma a volte l’errore dà dei vantaggi: l’America e la penicillina vennero scoperte per sbaglio, ma siccome la muffa faceva schifo la scoperta di Fleming ci mise parecchio a imporsi. Milioni di persone morirono perché troppi medici non credevano che la schifosissima muffa potesse curare.

Anche diventare bipedi fu un grosso errore. Quando scendemmo dagli alberi e iniziammo a camminare su due gambe il bacino delle donne si modificò, il cranio diventò più grosso e il parto divenne molto più difficile, così i neonati iniziarono a nascere immaturi, incapaci di badare a se stessi e molto stupidi. Compivano continuamente errori disastrosi: leccavano funghi velenosi, mordevano scorpioni, si buttavano dai precipizi e giocavano con le vipere. Così le madri dovettero evitare che si suicidassero e per riuscirci elaborarono vocalizzi di allarme, minaccia, incoraggiamento e piano piano inventarono il linguaggio.

A scuola si imparano le gesta dei grandi condottieri, ma nelle guerre hanno più peso le idiozie dei colpi di genio. Tolstoj, in Guerra e Pace, dedica grande spazio alla descrizione della stupidità di Napoleone, superata soltanto dall’idiozia dei generali che lo fronteggiavano. I piani di Hitler per invadere la Russia furono vanificati da previsioni del tempo sbagliate e dalla conseguente mancanza di divise invernali. I soldati italiani furono poi falcidiati dalle divise in lana sintetica, il Lanital, ricavato dal siero del latte – che si scioglieva – e dagli scarponi inefficienti (non erano di cartone, ma erano comunque inadatti al gelo russo). E vogliamo parlare del massacro di soldati alleati a Omaha a causa dei carri armati galleggianti che affondarono in pochi minuti?

Ci sono certamente insegnanti straordinari che escono dalla banalità dei testi e dei programmi ministeriali, ma ancora la maggioranza degli studenti soffre, dovendo imparare nomi e date che dimenticheranno ben presto… Una pratica sadica che non fa crescere culturalmente nessuno!!! Sarebbe molto più interessante e divertente imparare la storia degli errori. La gioventù diventerebbe più prudente se avesse coscienza di quanto sia facile compiere cazzate irreparabili.

Per rendersi conto degli errori colossali compiuti dall’evoluzione e dall’umanità consiglio la lettura di Imperfezione, una storia naturale, di Telmo Pievani; Storia della stupidità militare. Da Crasso al Vietnam di Charles Fair e di Storia perfetta dell’errore di Roberto Mercadini. E pure i premi Darwin, assegnati (postumi) alle persone che sono morte nei modi più scemi.