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Redditi governo: il ministro più ricco è Crosetto, Meloni “solo” terza. Ma il Paperone dell’esecutivo è un viceministro

È il ministro della Difesa il più ricco del governo. Guido Crosetto con 895.588 euro presenti nella sua dichiarazione dei redditi è in cima alla classifica dei membri dell’esecutivo. Al secondo posto c’è la ministra del Turismo Daniela Santanchè, con quasi 300 mila euro percepiti nell’anno 2022 (298.638, per l’esattezza). Chiude il podio, a pochissima distanza da Santanchè, proprio la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni che dichiara 293.531 euro. Lontani dal podio i due vicepremier, il forzista Antonio Tajani e il leader della Lega Matteo Salvini, che dichiarano meno di 100 mila euro. I più “poveri” sono invece Raffaele Fitto – che dichiara poco più di 22 mila euro – e Nello Musumeci (poco sotto la soglia dei 50 mila euro). Ma per trovare il vero Paperone dell’esecutivo bisogna sfogliare le dichiarazioni dei redditi dei viceministri.

Quelle presentate dai membri del governo (come anche dai Parlamentari) sono le dichiarazioni del 2023, quindi relative ai redditi percepiti nell’anno 2022: va considerato che il governo è in carica dal 22 ottobre di quello stesso anno. Tra i più ricchi del governo c’è il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara con una dichiarazione dei redditi di 262.370 euro. Seguono l’ex presidente del Senato, oggi ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati (con 235.056 euro) e la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone (232.003 euro). Sopra la soglia dei 200 mila euro anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, che dichiara 227.345 euro, e il ministro della Giustizia Carlo Nordio con redditi per 209.793 euro. Sopra i 100 mila euro ci sono altri dieci ministri: il titolare della Cultura Gennaro Sangiuliano con 174.630 euro; il ministro per lo Sport Andrea Abodi con 165.563 euro; il vertice del ministero dell’Interno Matteo Piantedosi, che dichiara 163.892 euro; il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli con 145.054 euro; il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin con 140.252 euro; il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso con 124.261 euro; la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini con 122.651 euro; la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli con 102.039 euro; il cognato di Giorgia Meloni e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida con redditi per 101.108 euro e, infine, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani con 100.391 euro.

A chiudere il quadro ci sono ministri di peso come il responsabile del dicastero dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti poco sotto la soglia dei 100 mila euro (99.761 per l’esattezza), seguito dal compagno di partito e vicepremier del governo e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che dichiara 99.699 euro. Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo nell’anno 2022 ha percepito, invece, 99.052 euro. Ancora meno l’altro vicepremier, il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani con 76.748 euro. Poco distante la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Maria Roccella con 70.896 euro. Chiudono la classifica dell’Esecutivo il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci con 49.993 euro dichiarati e il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto con soli 22.221 euro presenti nella sua dichiarazione dei redditi.

Da segnalare che il più ricco dell’intero governo, in realtà, è un viceministro: si tratta Maurizio Leo, di Fratelli d’Italia, numero due del ministero dell’Economia guidato da Giorgetti. Leo nella dichiarazione del redditi 2023 (periodo d’imposta 2022) ha dichiarato oltre 2 milioni e 800 mila euro (2.814.675 per l’esattezza). Cifre vicinissime a quelle del Paperone del Parlamento, il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi che grazie alla sua attività di conferenziere in giro per il mondo ha dichiarato 3 milioni e 217 mila euro. Simili anche a quelle del senatore a vita Renzo Piano, l’archistar internazionale che ha dichiarato 2 milioni e 901 mila euro.