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Vittorio Feltri contro Stefano De Martino per la scenetta del presepe vivente: “Offende il comune senso della decenza e del rispetto”

Il programma finito sotto la lente del “direttorissimo” è lo speciale tv "Da Natale a Santo Stefano"

“Mancava soltanto coglionare Giuseppe e Maria nel periodo di Natale su Raidue per non farci mancare nulla”. Vittorio Feltri attacca Stefano De Martino. Il programma finito sotto la lente del “direttorissimo” è lo speciale tv Da Natale a Santo Stefano, e la scenetta incriminata riguarda il presepe vivente riletto dai comici Francesco Paolantoni e Biagio Izzo. Feltri ha risposto ad una lettera di un lettore dalle colonne di Il Giornale. Il lettore ricorda che San Giuseppe nella scenetta sostiene di “essersi operato alla prostata” e Maria viene “interpretata in modo vergognoso” (da un uomo ndr); poi conclude: “Spettacolo che offende non solo il cuore e la mente dei credenti ma anche il comune senso della decenza e del rispetto”.

Feltri ha risposto così: “Le battute e le scenette che descrivi nulla hanno a che fare con la satira, che per me è elemento della democrazia. Essa non va censurata, non va soffocata, non va limitata (…) Si può fare satira sui politici, sui personaggi del presente che hanno un qualche rilievo pubblico, però quale senso ha deridere, canzonare, beffeggiare, ironizzare, irridere Dio, Maria, Giuseppe, Gesù e tutti i Santi, senza trascurare lo Spirito Santo? Te lo dico io. Non ha alcun senso”. Nello show diretto da De Martino sono stati diversi i momenti di intrattenimento comici ed autoironici. La scenetta su San Giuseppe, Maria e un angioletto, ha ricordato alla lontana il celebre sketch del 1979, Annunciazione, annunciazione interpretato magistralmente dalla Smorfia – Massimo Troisi, Lello Arena e Enzo Decaro -. Là era Troisi a vestire con grazia i panni di Maria.