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Si lancia da 40 metri per stabilire il record del “tuffo della morte” – Video

Il record di esecuzione appena stabilito è entrato in possesso del Superman norvegese Ken Stornes, che si è cimentato in un volo acrobatico da 40 metri e 50 centimetri sopra il livello del mare

Di sport dove il rischio è altissimo ce ne sono a bizzeffe, ma la pratica del “death diving” (letteralmente il “salto della morte”) merita una classifica a sé. La competizione di tuffi si volge oramai da 15 anni ad Oslo, in Norvegia. Lì si sfidano dei temerari atleti pronti a lottare contro altezze e basse temperature. Il record di esecuzione appena stabilito è entrato in possesso del Superman norvegese Ken Stornes, che si è cimentato in un volo acrobatico da 40 metri e 50 centimetri sopra il livello del mare.

L’uomo è un volto conosciuto sui social. Su Instagram conta 765 mila followers che ogni volta rimangono incollati allo schermo nel vedere le spaventose acrobazie compiute dal “God of War” del web. Per eseguire gli elevati balzi, i concorrenti devono utilizzare una tecnica ben precisa. Dopo essersi lanciati nel vuoto devono emulare col corpo la posizione della “X”, per poi chiudersi a riccio, riportando vicine gambe e braccia per la fase d’impatto con l’acqua. La ‘disciplina della morte’ comprende tuffi eseguiti da una piattaforma a partire dai 10-15 metri di altezza.

La campionessa femminile del “death diving” ha raccontato l’esperienza di lancio. Detentrice del record di 24,8 metri d’altezza, Asbjorg Nesje ha spiegato: “Fa male? Sì. I tuffi mortali sono davvero uno schiaffo, specialmente dalle altezze maggiori. Ma non provoca ferite, e se fatto bene è in realtà un modo molto sicuro per entrare in acqua”, ha detto.

@dayoungkanaka

Norwegian Ken Stornes broke the death dive world record by jumping over 40 meters from a fjord A Nordic man known to perform extremely dangerous stunts in freezing climates has stunned the internet with his latest trick, breaking a world record.

♬ original sound – dayoungKanaka