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“Ho urlato io ‘Viva l’Italia antifascista’. La Russa ha avuto un mancamento…”: l’ironia di Fiorello sul “caso” alla Prima della Scala

Gli strascichi della Prima del teatro alla Scala di Milano sono arrivati fino a Roma. Rosario Fiorello, in onda stamattina con VivaRai2!, ha “rivelato” di essere stato lui a urlare in sala dopo l’Inno di Mameli.

“Ieri ero a vedere il Don Carlo visto che Mattarella non poteva. Mi ha detto ‘ci vai tu?’ e io sono andato e tornato con un aereo privato fornito dal Ministero della Cultura“, ha ironizzato. “Sono state 4 ore e 13 minuti di applausi, sono andato al centro grandi ustionati per le mani…”. Quindi, appunto, la rivelazione: “A un certo punto, dopo l’inno italiano, non ce l’ho fatta e ho urlato ‘Viva l’Italia antifascista!’. La Russa ha avuto un mancamento, il sindaco di Milano Sala si è alzato a prendere un po’ d’acqua, la senatrice Liliana Segre gli teneva la fronte mentre il presidente del Senato diceva ‘Liliana, aiutami tu!'”. “Tra l’altro – conclude Fiorello – stanno indagando perché si è sentito un altro urlo fortissimo: ‘Viva il Ponte sullo Stretto!’. Nessuno ha ancora capito chi fosse…'”.