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Borrell al primo ministro palestinese: “No alla rioccupazione di Israele, l’Ue sia coinvolta nel processo politico per istituire il vostro Stato”

“Questi drammatici eventi hanno almeno tolto la Palestina dal limbo: nessuno prendeva sul serio la questione e ora non c’è altra soluzione se non quella di prenderla molto seriamente“. Cosi’ l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa con il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, a Ramallah. Il piano Ue per Gaza può essere riassunto “in tre no e tre sì”. “Il primo è un no allo spostamento forzato delle persone fuori da Gaza. Il secondo no va ai cambiamenti territoriali. Poi no alla rioccupazione di Israele o al fatto che Gaza sia un posto sicuro per il terrorismo. No alla separazione di Gaza dal tema palestinese complessivo”, ha proseguito Borrell, passato poi ai sì del piano. “Sì al ritorno dell’Autorità palestinese a Gaza, a voi, che non li avete mai lasciati. Sì ad un coinvolgimento forte dei Paesi arabi e sì ad un grande coinvolgimento dell’Ue, in particolare sul processo politico per istituire lo Stato palestinese”, ha concluso.