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“Hitler sarebbe orgoglioso di Netanyahu”: polemica in Inghilterra, la Federcalcio sospende un consigliere

Adolf Hitler sarebbe orgoglioso di Benjamin Netanyahu“: questo il contenuto del tweet pubblicato domenica (e poi rimosso) da Wasim Haq, membro del consiglio della Football Association (Fa) che ha fatto scoppiare la polemica in Gran Bretagna. La Federcalcio inglese lo ha sospeso in attesa dell’esito di un’indagine interna. Anche la Lawn Tennis Association ha rimosso Haq dal suo incarico per la sua presa di posizione sulla guerra di Israele a Gaza contro Hamas. Haq ha negato di essere antisemita e si è scusato per la frase pubblicata sul web, ma ormai per l’organo di governo del calcio inglese il contenuto del tweet resta “inaccettabile e altamente offensivo”.

Wasim Haq era entrato a far parte della Football Association come rappresentante delle comunità calcistiche Black, Asian and Minority Ethnic (Bame) nel 2019. Un ruolo importante per promuovere l’integrazione nel calcio inglese, che lo aveva portato poi nel marzo 2021 a ricevere un incarico come consigliere indipendente anche dalla Lawn Tennis Association per promuovere la diversità e l’inclusione. L’associazione di tennis inglese lo ha a sua volta rimosso dal suo ruolo: “Il tweet pubblicato da Wasim Haq l’11 novembre era inaccettabile e non riflette in alcun modo la posizione o i valori della LTA”.

“Ho cancellato il tweet e mi scuso senza riserve con chiunque si sia sentito offeso”, ha spiegato Haq. Che ha aggiunto: “Ho fatto un confronto tra due individui che ai miei occhi hanno causato un danno irreparabile, contemporaneo e storico, alle comunità vittime di entrambi i lati di questo tragico conflitto“. Poi ha sottolineato: “Non sono antisemita”. Parole che non sono bastate a evitargli la bufera. Oltre alle critiche, c’è anche la delusione di Yunus Lunat, ex presidente del comitato consultivo della FA Race Equality, che a Sky Sports News spiega: “Non era la cosa più discreta o più saggia da fare per qualcuno in quella posizione. Arriva in un momento in cui la FA sta cercando di eliminare la discriminazione di tutte le forme”.