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Prima vittoria per il principe Harry: è riuscito a portare in tribunale il Daily Mail

Con lui nella battaglia legale anche Elton John, Hugh Grant e Liz Hurley

Grazie ad una memoria di 95 pagine, resa pubblica oggi, le accuse mosse dal principe Harry hanno trovato ragione per portare a processo il Daily Mail davanti alla Corte inglese. Il famoso tabloid è accusato di aver ottenuto informazioni riservate sulla sua vita e quella dell’allora fidanzata, Chelsy Davy, usando investigatori privati pagati per spiarli illegalmente nelle loro abitazioni, in auto e registrando le loro conversazioni telefoniche.

Insieme al duca del Sussex, a dare battaglia contro l’editore del famoso giornale britannico, ci sono anche altre celebrità, tutte compatte nell’intenzione di andare in aula e vincere. Primo tra tutti l’agguerrito Elton John, da sempre vicino al principe ribelle e alla principessa Diana. Accanto a lui il marito David Furnish, l’attrice Liz Hurley, Sadie Frost, la baronessa Doreen Lawrence, membro della Camera dei Lord e l’ex ministro per la Giustizia Simon Hughes.

Oggi, tutti possono festeggiare la vittoria della prima scommessa fatta contro Associated Newspapers Limited (ANL), l’editore che nell’udienza preliminare dello scorso marzo aveva “fermamente negato” ogni responsabilità incaricando i suoi legali di chiedere l’archiviazione del caso, spiegando che l’azione legale sarebbe stata intentata al di fuori dei tempi consentiti.

Ora, la doccia fredda viene motivata da evidenze in base alle quali non esisterebbero gli estremi per chiudere la partita senza aprire prima un processo perché le ragioni dell’accusa sarebbero fondate e avrebbero rilevanza penale. Da dimostrare in aula, naturalmente, chi avrà ragione, ma di fatto il giudice al momento ha ritenuto che “se le accuse saranno dimostrate, ciò che denunciano Harry e gli altri sei accusatori erano atti compiuti illegalmente al fine di ottenere informazioni destinate alla pubblicazione”.

A sostenere il gruppo capeggiato dal principe ribelle figura anche Hugh Grant. L’attore è consigliere di amministrazione di Hacked Off, la campagna che promuove una stampa libera e affidabile e, secondo quanto riportato da Sky News, avrebbe definito la decisione di oggi un “duro colpo” contro il Daily Mail ed una grande notizia per chi chiede che la verità sulle azioni illegali commesse dalla stampa venga a galla.

Ma chi può veramente festeggiare, a questo punto sperando in una vittoria, è Harry che, come noto e ampiamente ribadito, ha iniziato la sua guerra contro i tabloid per perpetrare la sua vedetta contro quel tipo di stampa che avrebbe tormentato la vita della madre, prima della sua, e che l’avrebbe condotta alla morte. Harry aveva accusato di tradimento i tabloid che, dopo l’incidente fatale sotto il tunnel dell’Alma a Parigi, avevano promesso di “migliorare la loro condotta”. In marzo si era presentato davanti alla Royal Courts of Justice a Londra, di persona, per rivendicare la sua battaglia per la tutela della privacy sua e della sua famiglia.

Forti le accuse secondo le quali lui e le altre vittime sarebbero stati sottoposti ad una “ripugnante attività criminale” e ad una sporca violazione della privacy”. Tra queste figura l’assunzione di investigatori privati che avrebbero messo cimici nelle loro case e auto; registrato le telefonate private; avrebbero ottenuto cartelle e informazioni mediche da ospedali e cliniche private; avrebbero pagato per corrompere ufficiali di polizia al fine di ottenere informazioni sensibili e avrebbero ottenuto l’accesso a conti bancari e transazioni finanziarie. Naturalmente l’editore del Daily Mail ha liquidato le accuse come una “diffamazione assurda” aggiungendo che questa azione legale non avrebbe alcuna speranza di successo