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Le private confessioni di Francesco Totti su Ilary Blasi e il papà scomparso 3 anni fa: “Quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante”.

L'ex capitano giallorosso ha parlato a Veltroni (sul Corriere della Sera) del rapporto con la conduttrice Mediaset, ex moglie, di Spalletti, del papà che non c'è più e di un episodio che accadde negli spogliatoi: "Manca poco e muore (Bruno Conti, ndr)"

Arriva inaspettatamente l’intervista di Francesco Totti al giornalista (amico, ex sindaco di Roma) Walter Veltroni. Sulle pagine del Corriere della Sera, l’ex capitano della Roma ha parlato dei più svariati argomenti. Tra questi, anche alcuni più privati e intimi, con confessioni e rivelazioni. Il Pupone ha innanzitutto parlato di Luciano Spalletti, suo ex allenatore di cui tanto si è chiacchierato, anche sulle pagine di cronaca rosa: “Con il primo Spalletti mi sono trovato bene. Lo devo dire, è la verità. Se adesso lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame. [..] Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale [..] non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe”. Di errori probabilmente deve averne fatti anche con Ilary Blasi, la donna con cui ha condiviso 20 anni di vita, dando alla luce tre figli (Cristian, 17 anni. Chanel, 16 anni. Isabel, 7 anni). “20 anni insieme, con tanti momenti molto belli. Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore. So che non è facile, ma quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante. Se troviamo questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti”, ha detto Totti.

Poi, invece, ha parlato del papà, morto 3 anni fa: “La sua morte è pesata tanto. Era il mio punto di riferimento, era il fulcro della mia vita. Mi mancano il suo sorriso, lo sguardo, la sicurezza che era capace di darmi. Anche oggi, se lo vedessi solo dieci secondi al giorno, mi basterebbe per stare meglio“. Del rapporto che avevano tra loro, ha spiegato: “Pure se non ci dicevamo una parola, ci capivamo. Lui parlava poco. Io peggio di lui. Ma quei silenzi erano pieni. Lui veniva la mattina a Trigoria, portava cornetti, pizza per tutti. Magari non ci incontravamo, ma sapere che c’era mi dava serenità”. Di serenità, ben diversa, ha raccontato anche per quanto riguarda l’ambiente della Roma quando lui giocava.

In particolare Totti ha ricordato un episodio, quello in cui ci fu una gigantesca litigata tra Panucci e Spalletti: “Cominciano a discutere nel campo, poi appena finita la partita tutti a correre per evitare che si menino. Si sono affrontati nello spogliatoio e per separarli si è messo in mezzo Bruno Conti, che è piccolo piccolo. A Bruno, nel trambusto, è andata di traverso una crostatina che stava mangiando. Manca poco e muore“. Infine una dichiarazione sullo scandalo dello scommesse venuto a galla in questi giorni: “Non voglio dare giudizi moralistici. Ma ci sono regole, come quella di non giocare sulle partite di calcio, e quelle vanno sempre rispettate. Aggiungo che i ragazzi più giovani vanno tutelati e bisogna stargli vicino perché non si rovinino”.