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Bevono alcolici fatti in casa durante un matrimonio: 14 morti e 4 ricoverati tra gli invitati

L’ospedale del distretto di Subang, in Indonesia, ha ricoverato lo scorso sabato 18 persone per "intossicazione da alcol", tutte di un’età compresa tra i 16 e i 45 anni

Una festa di nozze si è trasformata in una tragedia che ha sconvolto l’intero Paese. Siamo in Indonesia, dove 14 persone sono morte e altre 4 sono state ricoverate in gravissime condizioni in ospedale dopo aver bevuto alcolici preparati in casa ad un matrimonio.

L’ospedale generale del distretto di Subang, nella provincia occidentale di Giava, ha ricoverato lo scorso sabato 18 persone per “intossicazione da alcol“, come ha detto il portavoce della clinica Wawan Gunawan aggiungendo che hanno un’età compresa tra i 16 e i 45 anni. I decessi sono avvenuti dopo aver ingerito liquori di contrabbando consumati durante una festa di matrimonio, come ha confermato l’indagine della polizia locale.

Secondo quanto ricostruito, dopo aver mangiato e bevuto molti degli invitati hanno iniziato ad accusare malori di varia natura, anche gravi. Molti hanno parlato di nausea e forte mal di testa, altri invece hanno accusato vomito e perdita di sensi. Col passare delle ore, i casi sono aumentati notevolmente e la matrice comune era che i ricoverati provenivano tutti dallo stesso ricevimento di nozze. Dopo una breve indagine, gli inquirenti hanno identificato i presunti responsabili: si tratta di un 59enne e di sua moglie di 43 anni che gestiscono un negozio non autorizzato che vendeva bevande fatte in casa nel villaggio di Sarireja e che hanno venduto gli alcolici illegali agli sposi.

L’Indonesia conta infatti il maggior numero di popolazione musulmana al mondo e per questo l’acquisto di alcolici risulta essere particolarmente dispendioso a causa dell’elevata tassazione su questo tipo di prodotti, il cui consumo è proibito dall’Islam. Molti locali si affidano quindi a negozianti che s’improvvisano nella realizzazione delle bevande, vendendole poi illegalmente. La pratica è però poco sicura e può causare seri danni fisici a chi li assume, come successo in questo caso.