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Oscurati i dati sul traffico in tempo reale di Israele e Gaza: Google Maps, Waze e Apple accolgono la richiesta dell’Idf

La minaccia di una massiccia operazione via terra su Gaza tiene banco ormai da diversi giorni, malgrado l’offensiva israeliana sia stata rimandata in seguito ai colloqui con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. In attesa di un’invasione su vasta scala, a sostegno di Israele si sono già mosse due aziende statunitensi, veri e propri colossi della tecnologia: Alphabet e Apple. Le due società hanno infatti temporaneamente oscurato tutte le informazioni in tempo reale sul traffico di pedoni e veicoli nei territori di Israele e Gaza: la prima lo ha fatto sulle sue app Google Maps e Waze (nata proprio in Israele e acquisita da Alphabet nel 2013), la seconda sul suo servizio Maps. Peraltro, la richiesta di una sospensione temporanea era arrivata direttamente dalle Forze di difesa israeliane, almeno a quanto riferito da una fonte informata e rimasta anonima citata da Bloomberg: il timore degli strateghi di Tel Aviv è che tali informazioni mappate possano rivelare con anticipo i movimenti delle truppe israeliane, compromettendo il successo dei piani militari.

Come precisato da Google, i conducenti che usano Google Maps o Waze continueranno comunque a vedere sulle app un’orario di arrivo stimato in base alle condizioni del traffico in tempo reale. Un portavoce di Google ha poi motivato la decisione parlando di “rispetto della sicurezza delle comunità locali”, e tracciando un paragone con quanto “fatto in precedenza in situazioni di conflitto”. L’azienda aveva infatti preso una simile decisione in Ucraina, dopo l’inizio della cosiddetta ‘operazione militare speciale’, sempre al fine di non danneggiare le strategie di guerra. Per il momento, si legge su Bloomberg, non sono arrivati commenti da parte dell’esercito israeliano né da rappresentanti di Apple.