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Gaza, le difficoltà degli sfollati a recuperare cibo e beni essenziali: “Abbiamo finito il pane, i forni sono distrutti”. La voce dell’operatrice Oxfam

Ogni giorno la popolazione di Gaza sfollata nel sud della Striscia, dopo l’ordine di evacuazione di Israele, deve fronteggiare la mancanza di cibo e acqua e di beni essenziali. Anche dell’impasto di farina e acqua è per queste famiglie un’importante conquista, se si considera alimentari e panetterie sono state colpite e distrutte dagli attacchi aerei. Lo racconta Najlia Shawa, un’operatrice di Oxfam nella Striscia, in un audio inviato all’organizzazione umanitaria.

Il racconto di Najlia Shawa fa parte di una serie di testimonianze giornaliere degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere giorno per giorno un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto.

LA CAMPAGNA – A Gaza è catastrofe umanitaria, gli aiuti di Oxfam.