Cronaca

Cori al corteo pro-Palestina a Milano: “Uccidere i sionisti”. La denuncia del console di Israele Carrai: “Apologia di terrorismo”

Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei”: questo è solo uno dei cori urlati nella manifestazione pro-Palestina che si è tenuta a Milano nel pomeriggio di sabato 21 ottobre. Un coro giudicato però inaccettabile dal console onorario di Israele di Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, Marco Carrai, imprenditore e storico amico di Matteo Renzi. Carrai, console dal 2019, ha quindi annunciato che nella mattinata del 23 ottobre presenterà alla Procura di Milano una denuncia per “apologia di delitti con finalità di terrorismo”.

Il console ha poi rivolto un appello al sindaco di Milano, Beppe Sala, “affinché siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei”. Come ha infatti scritto una nota, “una cosa sono i fatti e le opinioni, altra inneggiare alla pulizia etnica che richiama senza tanti giri di parole al nazismo. Durante tale manifestazione infatti alcuni cori in arabo inneggiavano a “Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei”.

Al corteo hanno partecipato 20mila persone. Lungo il corteo sono state lasciate alcune scritte come “Free Gaza”. Tanti i cartelli dei partecipanti, tra cui uno con l’immagine di Anna Frank con la kefiah. Tra le centinaia di bandiere palestinesi, anche una russa. Tra le canzoni arabe, si è sentita più volte anche “Bella ciao” diffusa dal camioncino che apre il corteo.