Cronaca

Selfie e sigarette in bocca ai cadaveri riesumati: operaio accusato di vilipendio

Ha scattato un paio di selfie in posa con i cadaveri che era incaricato di riesumare. Per questo Mirco Campus, giovane di Bolotana, in provincia di Nuoro è finito sotto processo per vilipendio. L’ipotesi fa riferimento a due scatti risalenti al 2018, quando l’uomo era operaio pressi una ditta incaricata dal Comune di riesumare le salme di persone decedute anni prima, per fare spazio nel cimitero del paese.

In una foto in particolare Campus si ritrae in posa di fianco al corpo mummificato di una donna morta 50 anni fa, alla quale aveva messo una sigaretta in bocca. In un secondo caso il selfie è stato scattato di fianco al cadavere di un anziano seduto dentro la propria bara: al suo interno, una bottiglia di birra piazzata da Campus. L’uomo avrebbe poi condiviso gli scatti in chat private ad amici e conoscenti, ma sono arrivate anche davanti all’allora assessore ai servizi cimiteriali di Botolana, Stefano Nieddu, che ha denunciato il fatto ai carabinieri.

La procura di Oristano ha accusato il giovane di vilipendio, il reato che punisce chi oltraggia un cadavere o le sue ceneri o commette su di essi atti osceni o violenti. Sarà dunque da definire se l’utilizzo delle sigarette e della birra come “materiale di scena” per i propri scatti siano da considerare atti osceni. Attualmente la difesa sostiene che l’operaio abbia scattato le foto inserendo degli oggetti negli scatti per avere un termine di comparazione e misurare le dimensioni dei morti prima della cremazione.