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Migranti, dal “successo epocale” dell’accordo con Tunisi alle misure urgenti: così l’emergenza ha smontato la propaganda del governo

“Ciò che sembrava impossibile fino all’altro ieri diventa realtà. Un clamoroso, storico successo epocale. Grazie all’impegno del presidente Meloni l’Europa ha siglato lo storico Memorandum con la Tunisia”. Anzi, di più: “Il documento di intesa con la Tunisia è stato un successo importante proprio anche personale del Presidente Meloni”. E, ancora: “Grazie al Governo Meloni abbiamo evitato che gli sbarchi fossero anche di più. Finalmente sono incrementati i rimpatri. Solo in Tunisia sono incrementate del quasi 200% le persone fermate”. Sono le parole di entusiasmo espresse tra luglio e agosto da Andrea Delmastro Delle Vedove, Lucio Malan e Giovanni Donzelli, per sottolineare la soddisfazione per l’accordo siglato dall’Europa con la Tunisia, un accordo fortemente voluto da Giorgia Meloni. A loro hanno fatto eco anche altri esponenti di maggioranza come Tommaso Foti o il ministro Antonio Tajani. Tutti concordi nell’intestarsi risultati clamorosi sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina. Dopo l’entusiasmo le settimane passano, ma gli accordi con la Tunisia non sembrano dare i frutti sperati, anzi, ogni giorno vede aumentare il numero degli arrivi, tanto che a fine agosto il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, a fronte di un numero di sbarchi in costante aumento, è costretto ad ammettere che “i numeri sui migranti sono oggettivamente preoccupanti”. Ma ancora in quell’occasione il governo vede del buono: “La dinamica degli arrivi stessi è in calo. Ha conosciuto un picco a maggio e poi un abbassamento. A maggio – dice ancora Mantovano – registrava un più 1008% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e oggi (28 agosto, ndr) si attesta su un più 386%”. Ma dal successo epocale al bagno di realtà manca poco. E’ la stessa premier Meloni il 15 settembre a doverne prendere atto: da Lampedusa arrivano immagini di barchini in coda per entrare, senza più nemmeno l’accenno di una gestione. L’hotspot dell’isola si riempie e arriva a “ospitare” migliaia di persone, strette sotto il sole. La premier allora interviene in video e annuncia la stretta che sarà varata in cdm 3 giorni più tardi. Del “successo epocale” è rimasto solo l’annuncio.