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Arrestato Danelo Cavalcante dopo 13 giorni di latitanza: aveva ucciso l’ex fidanzata ed era evaso da un carcere della Pennsylvania

Era evaso da un carcere della Pennsylvania dove era rinchiuso, da agosto, per aver ucciso l’ex fidanzata: una latitanza durata 13 giorni, e terminata il 13 settembre, quando Danelo Cavalcante è stato nuovamente catturato dalle forze dell’ordine. “Il nostro incubo è finalmente finito”, ha festeggiato il procuratore distrettuale della contea di Chester, Deb Ryan.

Un incubo cominciato nella città di Phoenixville, con l’omicidio di Deborah Evangelista Brandão, l’ex fidanzata di Cavalcante, e proseguito poi con la fuga dal carcere del criminale 34enne. Come mostrato dal video girato dalle telecamere di sorveglianza, il detenuto era riuscito a evadere scalando due muri separati da un metro e mezzo di corridoio. Ritenuto un criminale “estremamente pericoloso”, la polizia aveva stabilito una ricompensa da 5 mila dollari – circa 4.6 mila euro – per chiunque avesse fornito informazioni su di lui.

Alla fine, però, il fuggitivo è stato catturato dalle forze dell’ordine, con un’operazione che ha coinvolto oltre venti agenti tattici, un cane poliziotto e persino un’aereo. Secondo la ricostruzione di George Bivens, tenente colonnello della polizia di stato della Pennsylvania, il latitante è stato avvistato intorno alle 8 di mattina (ora locale) mentre dormiva disteso su un fucile che aveva rubato a un residente della contea di Chester. Colto di sorpresa, ha cercato di scappare strisciando con l’arma in mano nel fitto sottobosco, ma il cane poliziotto lo ha inseguito e lo ha morso, impedendogli di usare il fucile: a quel punto è stato raggiunto dalle forze dell’ordine, che lo hanno ammanettato. Le immagini dell’emittente locale KYW mostrano l’uomo mentre viene scortato, nel retro di un veicolo corazzato della squadra d’assalto, da oltre dieci agenti pesantemente armati.

“Voleva davvero evitare l’arresto”, ha dichiarato il vice maresciallo per il distretto orientale della Pennsylvania, Robert Clark. “Poco dopo essere scappato dalla prigione, si era nascosto in un’area davvero molto isolata e davvero molto boscosa e non si è mosso per i primi due giorni”. Il fuggitivo era riuscito a sopravvivere bevendo acqua di ruscello e mangiando un’anguria trovata in una fattoria, finché non è stato avvistato dalle forze dell’ordine. “Il mio più grande senso di sollievo è che nessuno sia rimasto ferito”, ha dichiarato Bivens.