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Danno fuoco alle corna del toro, l’animale si dimena terrorizzato e gli animalisti insorgono: “Vergogna”

Si tratta di uno spettacolo popolare di tauromachia ancora in uso in due regioni della Spagna

Il Pacma, Partido animalista con el medio ambiente, lancia una petizione per rendere illegale la pratica del “toro embolado”, e sui social diffonde il video dell’evento che si è svolto lo scorso 7 settembre durante le feste popolari di Puzol (Valencia) e che vede un toro con le corna in fiamme dimenarsi per la paura ed essere oggetto di violenza da parte di spettatori che gli tirano la coda. “Vergogna” è il commento degli animalisti. Ma di che cosa si tratta?

Il toro embolado è uno spettacolo popolare di tauromachia ancora in uso in due regioni della Spagna, ovvero in Catalogna e nella Comunità Valenzana. Solitamente viene considerata una versione popolaresca e “minore” della corrida, ma a differenza di questa, il toro non viene ucciso, bensì “solo” spaventato e reso furente attraverso il fissaggio alle sue corna di un’asse lignea, alle cui estremità vengono legate torce realizzate con palle di cotone e stoppa imbevute di catrame, cui viene dato fuoco. In seguito all’accensione delle torce, il toro viene liberato in una zona circoscritta della città o del villaggio in cui si svolge la manifestazione e i partecipanti devono sottrarsi alle cariche del bovino che cerca di liberarsi dell’arnese infuocato legato sulle corna. Dopo alcuni minuti, il toro in genere capisce che le palle infuocate non lo minacciano direttamente e, anche per la stanchezza, diventa più quieto. Ciononostante la festa prosegue ancora a lungo e il toro viene ritirato solo quando le torce si sono spente del tutto.