Sponsorizzati

Perù, una continua scoperta

Tesori Inca e geroglifici dalle sembianze aliene, enigmi che stuzzicano la fantasia, come il finissimo cioccolato dell’Amazzonia fa con la gola. Un paese affascinante, complesso ed esuberante, come il motivo di un tessuto in alpaca. Vita a colori dalle Ande al Pacifico, persino a Lima, la capitale gourmet che non ci si aspetta

Il Perù è l’arcadia dell’avventura. Tutto può accadere in questo cardine geografico del Sudamerica: esplorerete dimensioni e suggestioni uniche, un’incredibile varietà di paesaggi, dalle alte vette andine, alla foresta pluviale amazzonica, passando per il deserto di Nazca, sino all’enigmatico altipiano. Inseguirete le tracce dei popoli precolombiani lungo entusiasmanti trails, incontrerete comunità di tessitori, abili artigiani dei villaggi sperduti della Valle Sacra. Vi troverete anche a degustare un ceviche di capesante in un blasonato ristorante di Lima, città che ha fatto della cucina una cosa seria, e vanta uno dei “firmamenti culinari” più importanti del mondo grazie alla creatività di chef stellati che giocano con sapori andini, contaminazioni spagnole, africane e persino asiatiche.

Un viaggio in Perù rivela l’inatteso, così le sue icone che campeggiano nell’ immaginario di ognuno, come Machu Picchu, la leggendaria “città perduta”, la Cordillera Blanca, la seconda catena montuosa del pianeta, il lago Titicaca, il più alto navigabile del mondo, i geroglifici di Nazca, di origine incerta. E ancora le suggestive città di Arequipa, la “città bianca” per il candore della pietra locale, e Cuzco, l’antica capitale Inca dove tra le vie acciottolate passeggiano donne vestite di tutto punto con abiti coloratissimi e lama al guinzaglio, gli “amici a quattro zampe” andini. Turisanda vi porta alla scoperta di questo Paese straordinario, vivrete un viaggio sorprendente dove tutto è una fiesta, non solo come attitudine alla vita, ma vere e proprie kermesse e processioni come carnevali di giubilo. Preparatevi per un bagno di folla e di realtà, perché il Perù si racconta con autenticità, dai ristoranti stellati dei centri, alle periferie, dove sorge il caos ordinato delle interminabili file di chioschi. Il giornalista peruviano Jorge Donayre Belaúnde scriveva: “I peruviani non temono le circostanze avverse”, e il titolo della sua famosa poesia riassume alla perfezione il loro spirito: “Viva el Perù…. Carajo!” , “Viva il Perù… Dannazione!”.

Perù, dove vive il passato

La storia del Paese rivela una forte identità, non è un caso se è la nazione del Sudamerica con il maggior numero di centri storici. Basta dire Perù per associarlo alla civiltà Inca, ma il territorio è puntellato da siti archeologici, piramidi, templi, fortezze, torri e tombe che risalgono anche a 4.000 anni prima della civiltà precolombiana. Le stesse enigmatiche linee di Nazca che incidono la terra arida dell’omonimo deserto di Nazca sono un’arcaica testimonianza ancora avvolta dal mistero: 13.000 segni per 800 disegni complessivi, profili stilizzati di animali tracciati tra il 300 a.C. e il 500 d.C. La balena, il colibrì, il condor, il pappagallo, la scimmia, la lucertola (lunga più di 180 metri), e la singolare rappresentazione di un animale dalla lunga lingua e dalle numerosissime zampe.

Se di questo dilemma archeologico non v’è certezza, il passato peruviano parla chiaro nella leggendaria Machu Picchu, la cittadella Inca incastonata tra le Ande a 2.350 metri di altezza, risalente alla metà del 1400. Rimasta silente per secoli, venne scoperta dall’antropologo americano Hiram Bingham nel 1911. Oggi è considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo, Patrimonio Unesco, nonché uno dei luoghi più suggestivi della Terra, complice uno scenario naturale più unico che raro: il sito è appollaiato sulla cresta della “montagna vecchia”, “Machu Picchu” in lingua nativa Quechua, ai piedi dell’ “Huayna Picchu”, la “montagna giovane”, circondata dai fiumi Urubamba e Vilcanota, e incorniciata dalle vette andine.

Per scoprire un’altro tassello fondamentale della storia peruviana, impossibile non immergersi nelle atmosfere di Cuzco, pietra miliare del passato. Qui si narra ancora la leggenda di Manco Capac, il primo inca che emerse dalle acque del lago Titicaca, a cui il dio Sole affidò un bastone d’oro con il quale fondò la città. Il 5 novembre si svolge una grande celebrazione per le vie del centro, una delle tantissime che si possono vivere in Perù. Il Paese è infatti noto per le sue fiestas, gioia condivisa che racconta le tradizioni e le leggende più antiche intrattenendovi per intere giornate a suon di inni, musica, balli e buon cibo.

Le attività sportive nella natura

Basta dire Perù per dire avventura. Una nazione che racchiude un susseguirsi di habitat e paesaggi diversi, terre agli antipodi dall’inferno desertico dell’Nazca, all’eden di biodiversità della foresta Amazzonica. La Cordillera Blanca, il tetto del Paese che con l’Huascarán raggiunge i 6.768 metri di altezza, e le vette aspre delle Ande. E poi giù, verso l’altipiano, gironi aridi e ventosi, sino alla fiabesca Vinicunca, chiamata anche Montaña de Siete Colores e Montaña Arcoíris nella provincia di Cuzco, per poi fiutare il vento dell’oceano lungo le coste nord, paradiso dei surfisti. Qui troviamo la frizzante località di Máncora, tutta tavole e movida. Sono 2.700 i chilometri di litorale peruviano che raggiungono la frontiera meridionale con il Cile, dove le dune di sabbia arrivano ad altezze vertiginose, tanto da sembrare alte pareti di confine.

In Perù c’è chi cavalca le onde, chi sfida i venti con il parapendio, chi azzarda un rafting nei fiumi della foresta pluviale, chi va in mountain bike e chi semplicemente cammina consumando le suole delle scarpe. Tutto si trasforma in avventura, e alcune esperienze hanno la fama della leggenda, come l’Inca Trail, il percorso trekking che segue un’antica traccia precolombiana di circa 43 km tra le le vette andine, dalla Valle Sacra fino alla leggendaria Machu Picchu (da percorrere solo in compagnia di una guida esperta). Per alcuni un vero e proprio pellegrinaggio, un rito di passaggio in comunione con la natura, rigorosamente con scarpe ben rodate (da evitare quelle nuove). Gli itinerari da fare a piedi o in bicicletta sono tantissimi, dai più gettonati ai meno conosciuti ma altrettanto spettacolari. Le scalate migliori si possono intraprendere a nord del Paese, soprattutto nell’area di Huaraz, ma è bellissima anche la regione di Arequipa a sud, soprattutto il Coropuna, la vetta più alta del Perù meridionale (6.377 m) consigliata solo a scalatori esperti. Alternative più semplici e altrettanto suggestive sono gli itinerari che esplorano il Misti (5.822 m), lì dove nascono il Rio delle Amazzoni e innumerevoli leggende.