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Parla il comandante dei vigili molestato al party di Armani: “Ho un sospetto sul chi sia stato. Ero in alta uniforme, forse l’ha fatto per sfida”

"Non ho denunciato - spiega al Corriere della Sera -. Secondo me è più efficace rendere pubblica la cosa, come ho fatto attraverso il post"

“Avevo la divisa di gala, con gradi e spalline. Forse è stato un gesto di sfida, proprio perché la indossavo”. E’ questa l’idea che si è fatta Marco Agostini di come siano andate le cose sabato sera, quando è stato vittima di molestie durante il party in occasione della One Night Only di Giorgio Armani a Venezia. Lui, comandante della Polizia locale di 63 anni, ha anche un sospetto su chi possa averlo “palpato quattro o cinque volte” durante la festa che ha fatto seguito alla suggestiva sfilata che lo stilista ha tenuto negli spazi delle Tese delle Nappe all’Arsenale ma, dice al Corriere della Sera, “non ho denunciato. Secondo me è più efficace rendere pubblica la cosa, come ho fatto attraverso il post”.

All’indomani dei fatti, Agostini aveva pubblicato su Facebook un post in cui raccontava quanto accaduto durante l’esclusivo evento tenutosi in concomitanza con l’80esima Mostra del Cinema di Venezia dicendo: “Adesso capisco come possa sentirsi una donna molestata“. “A 63 anni farsi mettere le mani sul sedere è imbarazzante. Non c’è tanto altro da dire”, ribadisce ora. “Nel mio caso, una denuncia è difficile. Non c’è prova documentale del fatto, non ci sono immagini. Sarebbe la mia parola contro un ignoto”. L’ambiente era infatti super sorvegliato da agenti di sicurezza vista la presenza di tantissimi vip e star di Hollywood ma “non da telecamere. Ma non c’entrano niente né il luogo, né la festa, né Armani”, tiene a sottolineare il comandante dei vigili. Per poi concludere: “Non mi interessa la punizione del deficiente, quanto che la gente sia consapevole. E basta”.