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“Cara” Merkel, da quando non è più cancelliera lo Stato ha speso 55 mila euro per la sua parrucchiera e truccatrice

Al centro del dibattito tedesco c’è un caschetto biondo. È quello dell’ex cancelliera Angela Merkel. A fare scandalo non c’è nessun aspetto estetico ma le cifre pagate dai contribuenti tedeschi per la cura della chioma dell’ex vertice del governo. Lo Stato, negli ultimi due anni (da quando ha lasciato la cancelleria), ha infatti speso 55 mila euro per pagare la parrucchiera e truccatrice di Angela Merkel.

A dichiararlo è stata la stessa Cancelleria federale, costretta a riferire queste informazioni dopo una richiesta di accesso agli atti del giornale berlinese Tagesspiegel. Merkel non ha scelto a caso, ma si affida, scrive la testata tedesca, a un’importante hair stylist di Berlino che la accompagna nei suoi incontri (pubblici o privati) in Germania e all’estero: ovviamente, in questo caso, le spese di viaggio e alloggio della professionista sono sempre a carico dei cittadini tedeschi. I costi pagati dai contribuenti ammontano nel 2022 a 37.780 euro. Nel 2023 il governo ha dovuto spendere, fino a oggi, 17.200 euro. Un costo medio, quindi, di circa 3 mila euro al mese. Secondo il giornale di Berlino sono le cifre più alte mai spese da un ex cancelliere, dopo la fine dell’incarico.

Una notizia che ha sollevato numerose critiche soprattutto da parte dell’associazioni dei contribuenti. È stato “difficile comunicare ai contribuenti che dovrebbero pagare anche i truccatori e gli acconciatori dei politici”, ha affermato il presidente Reiner Holznagel a Tagesspiegel. I costi per questo dovrebbero essere “ridotti al minimo indispensabile e, in caso di dubbio, pagati privatamente“. La cura dell’acconciatura e del trucco non è l’unico “privilegio” di Angela Merkel. Come ex cancelliera, per legge, ha a disposizione un ufficio con nove persone, auto di servizio, scorta e un bilancio che copre le spese di tutti i suoi impegni e viaggi, siano essi privati o pubblici. Ma quei 55 mila euro per trucco e parrucco hanno creato non pochi dissapori.