Cronaca

Il cane è “buongustaio” se morde la natica a una donna: referto medico con molestia al pronto soccorso di Merate (Lecco)

Un cane che morde una natica ad una donna è un “buongustaio“: il riferimento sessista è finito nero su bianco nel referto medico di un’incredula donna che si era rivolta al pronto soccorso dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, in provincia di Lecco. La vicenda risale alla notte tra il 25 e il 26 luglio: la paziente, 28enne, aveva bisogno di alcuni punti a una ferita alla natica provocata dal morso del cane di alcuni amici. Il medico che l’ha visitata, dall’età di quasi settant’anni – un cosiddetto “gettonista”, cioè appartenente a una cooperativa che fornisce il personale al reparto – durante l’esecuzione dell’intervento ha ripetuto più volte una molestia verbale a sfondo sessuale, definendo, appunto, “buongustaio” l’animale: un concetto che ha voluto mettere per iscritto anche nel referto consegnato alla paziente. “Riferito morso di cane buongustaio natica sx, si somministra antitetanica, si sutura”.

L’Asst di Lecco (l’azienda sanitaria locale) comunica che “appena venuta a conoscenza del referto rilasciato all’esito della prestazione, ha provveduto a contestarlo alla società da cui dipende il medico coinvolto e ha disposto, a titolo cautelativo, che il sanitario non effettui più alcun servizio al pronto soccorso dell’ospedale meratese e che venga immediatamente rimosso dai turni già programmati e sostituito da altro professionista”. L’Azienda fa sapere di aver segnalato la condotta “all’Ordine dei medici al quale il sanitario è iscritto, per le valutazioni deontologiche di competenza”. Inoltre, “si riserva di procedere all’eventuale applicazione delle penali previste dal contratto con la società che, in caso di iniziative in sede civile o penale derivanti dall’accaduto, sarà anche ritenuta responsabile con il professionista”. “Porgo le mie sentite scuse alla signora per quanto accaduto durante il suo accesso al pronto soccorso dell’ospedale di Merate, nella notte del 25 luglio”, afferma il direttore generale Paolo Favini.