Cronaca

Avvocato di Frosinone muore precipitando dalla finestra, poi i ladri entrano in casa durante i funerali: indagini della procura

Troppe cose non tornano nella morte di Andrea Dini, avvocato di Frosinone deceduto martedì scorso, 18 luglio, dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio, al sesto piano di una palazzina. Dopo il volo mortale, durante i funerali i ladri sono entrati nel suo appartamento, aprendo un varco in un muro perimetrale ma senza rubare un centesimo. Circostanze particolari che hanno portato la procura di Frosinone ad aprire un fascicolo, al momento contro ignoti, per istigazione al suicidio. A occuparsi delle indagini è la Squadra Mobile, coordinata direttamente dal sostituto procuratore Samuel Amari.

I fatti sono avvenuti martedì 18 luglio in una delle zone centrali a ridosso del parco Matusa. I soccorsi sono stati inutili e, secondo le evidenze, l’avvocato potrebbe essersi tolto la vita volontariamente. Stimato tra i colleghi, c’è chi dice di averlo visto preoccupato negli ultimi giorni forse a causa di problemi di salute. Già nelle ore successive alla morte, il magistrato ha deciso di intervenire sequestrando lo studio, i cellulari ed i computer. Affidati all’ingegnere informatico Stefano Solli, spetterà a lui cristallizzare le informazioni contenute in pc e smartphone.

Intanto verrà fatta anche esaminato il cadavere: anche se il medico legale dovesse confermare l’ipotesi del gesto volontario, questo non farebbe che confermare i sospetti del magistrato che, secondo l’Ansa, vuole accertare se dietro il gesto possa esserci anche la volontà di proteggere qualcuno, a partire dalla famiglia.

Le indagini si concentrano anche nell’abitazione di via Tiburtina, la stessa dove sabato pomeriggio, durante i funerali nella chiesa di Madonna della Neve, sono entrati i ladri senza però, secondo la vedova, rubare nulla.