La7

Santanchè, Travaglio a La7: “Pm milanesi indagano per truffa aggravata allo Stato. È un caso gravissimo, la ministra ha mentito in Senato”

“Da un punto di vista politico, per il governo Meloni ritengo indubitabilmente che il caso Santanchè sia molto più scivoloso della vicenda La Russa. Il caso Santanchè è gravissimo“. Sono le parole pronunciate a L’aria che tira (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che commenta la prima pagina odierna del quotidiano circa le indagini dei pm milanesi sul reato di truffa aggravata ai danni dello Stato che avrebbe commesso la società Visibilia, del cui cda la ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata presidente.

Travaglio riassume il caso La Russa: “Le eventuali colpe dei figli non possono ricadere sui padri, anche se La Russa ha fatto malissimo a pronunciare una sentenza di assoluzione nei confronti del figlio. Già è una cosa impropria per un privato cittadino, figuriamoci per la seconda carica dello Stato, cioè il secondo politico più potente del paese – aggiunge – però aspettiamo di sapere la verità. Poi, secondo me, farebbero bene a spogliarsi di quella presunta immunità sulla sim in modo che nessuno possa pensare che la contenga cose che non stanno sul telefonino, ma questo attiene alla grande abilità di questi esponenti della destra di farsi del male da soli“.

Poi analizza la vicenda Santanchè: “Rimuoviamo per un attimo l’indagine, della quale sappiamo poco perché le carte saranno completamente depositate alla ripresa autunnale dell’attività giudiziaria. Soffermiamoci invece sul fatto che la Santanchè ha documentalmente e ripetutamente mentito nella sua relazione al Senato qualche settimana fa. Negli altri paesi chi mente in Parlamento se ne va. Ora – conclude – c’è un nuovo fascicolo aperto in Procura sulla truffa aggravata ai danni dello Stato. Quello è un fatto documentato da una ex dipendente della Visibilia Editore, adesso testimone dell’accusa. E ha dimostrato che, mentre percepiva la cassa integrazione Covid, era in servizio. Sarà grave? Secondo me, sì, anche perché sono soldi pubblici“.