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Travaglio: “Palamara? Con Nordio non avremmo saputo nulla”. Delmastro: “Non limiteremo le intercettazioni” ma ha dubbi sul trojan

Alla festa di Gioventù nazionale, nel confronto con il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia Delmastro Delle Vedove, il direttore de il Fatto Quotidiano Marco Travaglio afferma che “fosse stata in vigore la riforma voluta dal ministro Carlo Nordio del caso Palamara non avremmo saputo nulla”. Delmastro replica che il governo “non limiterà l’uso delle intercettazioni”. Eppure, il ministro della Giustizia ha già annunciato un tetto di budget per Procure e polizia giudiziaria. Una limitazione nei fatti? “No, si tratta di una razionalizzazione della spesa” si difende Delmastro. Terminologia a parte, l’intenzione del governo sembra piuttosto chiara.
Altro punto su cui non c’è una parola netta da parte degli esponenti del governo riguarda lo strumento del trojan e se questo verrà eliminato dalle indagini per i reati contro la Pubblica amministrazione, come vuole una parte della maggioranza. “Il trojan – afferma Delmastro, rispondendo alle nostre domande – è uno strumento importantissimo, ma dalle audizione alla Camera sono emerse alcune criticità, per esempio – spiega il sottosegretario di FdI- noi dobbiamo avere la certezza che qualsivoglia captazione intercettativa non possa essere modificata o quantomeno che se viene modificata, si possa avere la prova che ciò sia accaduto”. Caso ipotetico che ad oggi non è mai stato riscontrato o lei è a conoscenza di indagini in cui le captazioni, attraverso il trojan, sono rivelate modificate? “No” è la secca risposta di Delmastro. “Nessuno strumento che abbia un minimo di garanzia sul suo uso sarà limitato da questo governo”.