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“Meno di un anno fa c’ero io sul Titan, il rischio di poter morire era reale ma il disastro faceva parte del pacchetto”: parla Mike Reiss, il produttore dei Simpson

Reiss ha affermato infine che si aspetta che si verifichino incidenti turistici più catastrofici di questo, soprattutto quando i viaggi nello spazio diventano più comuni

“Le cose possono andare storte, ma spero che le esplorazioni sottomarine e spaziali non si fermino”. In mezzo ai ricconi che con la OceanGate si sono già immersi rischiando la pelle, ritroviamo nientemeno che Mike Reiss, executive della serie cult dei Simpons. In un’intervista alla ABC Reiss ha dichiarato di aver effettuato quattro viaggi con la compagnia, incluso uno sul sito del relitto della nave Titanic. “È sempre nel profondo della tua mente che quello che stai facendo è pericoloso e che ogni piccolo problema si trasformerà in una grande catastrofe”, ha spiegato Reiss, aggiungendo che tutti e quattro i suoi viaggi con OceanGate hanno avuto problemi di comunicazione e di trasferimento di segnale. “Non incolpo OceanGate, ma incolpo le acque profonde per questo problema”, ha aggiunto Reiss in un momento di superomismo sconcertante. “Ho viaggiato nel sommergibile Titan meno di un anno fa, nel luglio 2022”, ha detto Reiss ricordando che i passeggeri che si imbarcavano in un viaggio OceanGate dovevano firmare un documento ufficiale dove veniva menzionata per tre volte nella stessa pagina la possibilità di morire durante il viaggio. “La morte viene menzionata tre volte nella prima pagina, salutai mia moglie con un bacio prima di andarmene pensando che avrei potuto non rivederla più. In breve, il disastro faceva parte del pacchetto. A volte fai le cose conoscendo questi rischi e sperando per il meglio. Il pericolo era reale”. Durante il suo viaggio sul Titan, Reiss ha detto che il sommergibile è atterrato a 500 metri dal relitto del Titanic ma “la nostra bussola si stava comportando male e non sapevamo in quale direzione fosse”.

Alla fine il gruppo di turisti ha trovato il Titanic e tutti i partecipanti sono stati in grado di scattare foto. “Abbiamo avuto l’esperienza cosiddetta Instagram. Siamo rimasti lì abbastanza a lungo per scattare foto dell’ancora, dell’oblò e della ringhiera”. Reiss ha affermato infine che si aspetta che si verifichino incidenti turistici più catastrofici di questo, soprattutto quando i viaggi nello spazio diventano più comuni. “Dovrebbe essere un campanello d’allarme per tutti che, sì, le cose possono andare storte. Stiamo assistendo ad una sorta di turismo delle immersioni come ad un turismo spaziale. Le cose potranno andar male e ci saranno altri incidenti come questo. Questo farà rallentare un po’ le cose, farà riflettere le persone, ma spero che questo incidente non fermi l’esplorazione offerta da OceanGate e società simili: “Adoro quello che sta facendo l’azienda. Hanno un tale spirito d’iniziativa che spero non uccida per sempre questo tipo di esplorazione, perché è una cosa meravigliosa”. Nel bel mezzo della ricerca del sommergibile OceanGate scomparso durante un viaggio verso il Titanic, è emersa sui social una clip di un episodio dei “Simpsons” del 1998. Nella clip, Homer si imbarca in un sottomarino sul fondo dell’oceano, dove trova il relitto di una nave e uno scrigno del tesoro, ma il suo sottomarino viene catturato dai coralli.