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Orlandi – ESCLUSIVO. L’appello del fratello Pietro a Meloni: “Il Vaticano non gradisce la commissione, non vorrei che il Parlamento facesse un passo indietro”

Pietro Orlandi esprime a IlFattoQuotidiano.it le sue preoccupazioni sull’ennesimo rinvio del Senato sulla proposta di una commissione di inchiesta per fare luce sulla scomparsa di sua sorella Emanuela, avvenuta esattamente 40 anni fa: “Io la stimo moltissimo, da prima che diventasse presidente, è una donna determinata. Certo, con tutti problemi che ha, capisco che questa questione passi in secondo piano ma non riesco a trovare una spiegazione a questo rinvio”, ha detto.

“C’è stato un brutto segnale in queste audizioni da parte del vaticano – ha detto -, ha fatto ben capire che non gradisce questa commissione e la considera addirittura un’intromissione. E mi domando come il Vaticano, che dopo 40 anni non ha fatto nulla, possa considerare un’intromissione quella di un Parlamento che vuole dare una mano per capire cosa è successo”. Poi continua esprimendo una preoccupazione: “Il governo appoggiava questa commissione e adesso voglio capire perché una parte di Fratelli d’Italia è totalmente contraria. Vorrei che Giorgia Meloni facesse chiarezza per capire perché all’interno del suo partito ci sono persone totalmente contrarie e persone favorevoli. Ho provato a parlarle, la ho sempre stimata, le volevo chiedere un aiuto, spero in un suo intervento per chiarire questa situazione che inizia a diventare preoccupante, non vorrei che il Parlamento facesse un passo indietro, l’opinione pubblica non gradirebbe”.