Attualità

“Gli alieni sono sulla Terra da tempo. Gli Usa sono in possesso di veicoli spaziali alieni, sono grandi come un campo da calcio”

Ne è sicuro l’ex funzionario dell’intelligence militare e veterano dell’Air Force, David Grusch

Il governo degli Stati Uniti è in possesso di veicoli spaziali alieni. Ne è sicuro l’ex funzionario dell’intelligence militare e veterano dell’Air Force, David Grusch. Su diverse testate statunitensi, tra cui Forbes, sono state riprese le affermazioni che Grusch ha rilasciato su NewsNation. Affermazioni peraltro prive di alcuna prova concreta. Grusch ha confermato di non aver visto personalmente nessuna delle presunte astronavi aliene, ma ha visto “alcune foto e ha letto alcuni rapporti molto interessanti”. Grusch afferma che gli Stati Uniti sono in possesso di più “veicoli” o “veicoli spaziali” costruiti da una “intelligenza non umana” e che la loro esistenza è nascosta al pubblico. Questi veicoli spaziali sarebbero “atterrati o si sono schiantati” sulla Terra e sia il governo degli Stati Uniti che gli appaltatori della difesa stanno attualmente lavorando per decodificarne la tecnologia. Grandezza dei velivoli? “Come un campo da calcio”.

L’affermazione più interessante però è quella in cui Grusch sostiene che i veicoli non sono “necessariamente extraterrestri”, ipotizzando che possano provenire da un’altra dimensione possibile terrena: “qualcuno che ha studiato fisica può spiegarci l’ipotesi che provengano da una dimensione fisica diversa, come descritto dalla fisica quantistica”. Alcuni giorni fa era stato il patologo Garry Nolan, professore di patologia alla Stanford University, a sostenere che “gli alieni sono sulla Terra da tempo e sono ancora qui”: “Ci sono esperti che lavorano al reverse engineering dei velivoli sconosciuti precipitati”. Nel corso della conferenza SALT iConnections a Manhattan, Nolan ha spiegato di non essere preoccupato del fatto che gli alieni vengano, facciano razzie, prendano le donne e i bambini. Non è una mia preoccupazione. La mia preoccupazione è come usiamo l’informazione rispetto a questi fatti”.