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“Carlo De Benedetti porge sentite condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi, indomito combattente”. E Paola Ferrari sbotta: “L’onore delle armi doveva avvenire prima”

"Una volta incontrai il Presidente al ristorante e ricordo che mi chiese se era vero che mio suocero lo odiasse così tanto, non se ne capacitava, non contemplava il fatto di non esser amato", ha dichiarato la giornalista e nuora dell'imprenditore a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1

Carlo De Benedetti porge sentite condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi, indomito combattente“, queste le parole apparse in un breve necrologio mercoledì mattina sul Corriere della Sera. L’imprenditore concede “l’onore delle armi” allo storico rivale nel campo dell’editoria, dai tempi dello scontro giudiziario per l’acquisizione della Mondadori fino all’opposizione a Forza Italia che ha caratterizzato la linea editoriale ai tempi della sua Repubblica.

La fine di una battaglia dopo la morte del Cavaliere, anche se il gesto non è stato apprezzato del tutto da Paola Ferrari, giornalista Rai e nuora dell’editore di Domani: “Mi fa piacere che ci sia stato l’onore delle armi e mi spiace non sia avvenuto prima. Una volta incontrai il Presidente al ristorante e ricordo che mi chiese se era vero che mio suocero lo odiasse così tanto, non se ne capacitava, non contemplava il fatto di non esser amato”, ha dichiarato a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1.

“Io speravo che ci potesse essere un incontro tra i due con Berlusconi in vita, sarebbe stato un gesto bellissimo vedere che alla fine di una corsa i due grandi leoni capiscono che c’è qualcosa che va oltre”, ha aggiunto la nuora dell’ingegnere De Benedetti. Tra i due i rapporti sono inesistenti da qualche tempo, già nelle scorse settimane Paola Ferrari aveva criticato pubblicamente l’uscita di De Benedetti contro Giorgia Meloni, in riferimento agli scarsi risultati sull’immigrazione al Consiglio europeo l’aveva definita una “figurina”, aveva parlato di “demenza” e “baracconata”.

La moglie di suo figlio Marco si era così espressa: “Voglio prendere totalmente le distanze da quello che è stato detto dall’ingegnere Carlo De Benedetti, che è il nonno dei miei figli, perché sono parole estremamente gravi che mi hanno profondamente turbato, dette nei confronti del presidente del Consiglio e in modo particolare, ma non solo, di una donna. Penso che il rispetto nei confronti dell’avversario politico sia determinante, quindi mi sento anche io offesa. Parole disgustose, gravi, offensive e inopportune, anche perché l’avversario politico va sempre rispettato”, aveva dichiarato all’Adnkronos.

“Io con la famiglia di mio marito ho un rapporto molto distante da parecchi anni – aveva precisato – ma comunque certe cose mi feriscono. Trovo molto grave usare questi termini, che offendono la persona ma anche le istituzioni italiane per la carica che Giorgia Meloni ricopre, e anche tutti gli italiani che la hanno votata. Voglio esprimere a Giorgia Meloni tutta la mia solidarietà e tutto il mio profondo dispiacere per le parole che le sono state rivolte”.