Cronaca

Catania, l’uomo che ha investito la moglie e ucciso un’amica era stato già stato denunciato per violenza dalla consorte

Pietro Nasca, l’uomo di 52 anni che nel primo pomeriggio di oggi nella zona industriale di Catania ha ferito sua moglie e ucciso una sua amica investendole con la sua auto, era imputato per violenza. La versione di un incidente fortuito, sostenuta inizialmente dall’uomo, non aveva mai convinto pienamente gli investigatori. Ma è stato lo stesso poi a confessare le sue reali intenzioni alla polizia dopo aver commesso il fatto.

La denuncia – Era stata proprio sua moglie, Anna Longo di 56 anni, ora ricoverata al San Marco di Catania non in pericolo di vita, a denunciarlo alle autorità per le violenze subite. Questo era stato il motivo alla base della decisione della donna di lasciarlo, e che avrebbe fatto scattare poi la violenza del marito nei confronti di sua moglie e di una sua amica, Cettina De Bormida, che ha perso la vita nello scontro. Proprio l’amica infatti avrebbe sostenuto e convinto la donna nella decisione di porre fine alla relazione con il marito e per questo era diventata anche lei bersaglio dell’uomo. Nei giorni scorsi fra i due coniugi c’era stato un breve riavvicinamento prima che la situazione degenerasse nuovamente. L’uomo si trova al momento sotto interrogatorio da parte degli agenti della squadra mobile e del sostituto procuratore e avrebbe chiesto se anche la moglie sia rimasta effettivamente uccisa nello scontro.

La dinamica – L’omicidio è avvenuto in mattinata nella zona industriale di Catania, dove Nasca ha cercato di uccidere con la sua auto la consorte e un’amica della donna. Sul caso indaga la squadra mobile della Polizia coordinata dalla Procura di Catania. La prima a intervenire sul posto, per i rilievi e le indagini, era stata la polizia municipale per quello che solo in un primo momento sembrava un incidente stradale. Poi la ricostruzione sulla dinamica dell’accaduto ha portato a fare intervenire le volanti che hanno bloccato l’uomo nelle vicinanze. Secondo quanto si è appreso è stato il 52enne a chiamare la sala operativa del 112. Gli agenti delle Volanti lo hanno preso in consegna e lo hanno condotto negli uffici della squadra mobile per essere interrogato dal magistrato di turno. Mentre i colleghi hanno acquisito i filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona.