Diritti

Il M5s sarà ai Pride, polemica su una frase di Conte. L’ex premier: “Non ci sarò? Ho un impegno, ma il nostro programma è chiaro”

Giuseppe Conte non parteciperà al Pride, ma il Movimento 5 Stelle aderirà nelle varie piazze italiane in cui saranno organizzate le manifestazioni arcobaleno. A questa volta, come sottolinea a Repubblica Alessandra Maiorino (sempre attiva in Parlamento sui temi Lgbtq+), ci saranno anche le bandiere del M5s. “Per noi la battaglia sui diritti è essenziale e bisogna fare fronte comune con tutte le opposizioni” dice a Repubblica. Chiarimenti che arrivano dopo una polemica su alcune parole pronunciate da Conte e registrate dallo stesso quotidiano. “Ho altri impegni, quel giorno – ha detto secondo quanto riferito da Repubblica – Perché non ho mai partecipato ai Pride? Ma io non vado nemmeno ai matrimoni o alle feste di compleanno. Sono fatto così, penso solo a lavorare”. E su questo ha ironizzato il parlamentare di +Europa Riccardo Magi: “Conte sempre più ‘fortissimo punto di riferimento per i progressisti’ – ha ironizzato ricordando la celebre definizione di Nicola Zingaretti – Quanta superficialità, quanta sufficienza, se non vero e proprio disprezzo”. “Se dovesse cambiare idea e comprendere l’importanza dei Pride – conclude Magi – lo aspettiamo sul carro di PiùEuropa sabato al RomaPride”.

E alla fine la precisazione di Conte è stata d’obbligo: “Purtroppo sabato ho un impegno familiare improrogabile – spiega all’agenzia Ansa fuori da Montecitorio – ma un impegno serio: non si tratta di portare la famiglia al mare o cose di divertimento. É accaduto già in passato di dover mancare appuntamenti cui tenevo, compresi dei matrimoni, per degli impegni familiari improrogabili. Non voleva essere affatto una battuta. É stata estrapolata da un contesto più generale”. E il leader 5 Stelle ribadisce: “Il Movimento aderirà a questa manifestazione nella varie piazze. Il nostro programma in questa direzione è sempre stato molto chiaro a sostegno dell’eguaglianza formale e sostanziale di tutte le persone e di tutti i cittadini, a tutela di tutti i diritti civili, contro ogni forma di discriminazione. E, peraltro, invitiamo il presidente Rocca a concedere il patrocinio perché questa è una manifestazione necessaria in questa prospettiva. E il patrocinio degli enti pubblici va assolutamente riconosciuto e concesso“.

Peraltro lo stesso discorso varrà per Azione. Carlo Calenda non ci sarà, ma il suo partito sarà in piazza. “Non sarò al Pride perché accompagno Viola (la moglie Viola Guidotti Bentivoglio, ndr) a prendere un premio per la sua attività sulla prevenzione del tumore al seno – scrive l’ex ministro su Twitter – Sarei altrimenti andato anche se l’ultima volta sono stato contestato da (pochi) attivisti pro GPA (la gravidanza per altri, ndr). Chi è contrario alla GPA, praticata peraltro soprattutto da coppie eterosessuali, non deve essere trattato da omofobo. Essere favorevole ai diritti, matrimonio e adozione, non vuol dire non tenere in conto accanto ai legittimi desideri di maternità/paternità i diritti di madri naturali e bambini”. Ad ogni modo Calenda ribadisce “il appoggio alla comunità Lgbtq+ impegnata in una battaglia di civiltà che dovrebbe vedere coinvolti tutte e tutti a prescindere dall’appartenenza politica”.