Politica

Meloni a Tunisi: “Ottimo lavoro, a maggio sbarchi diminuiti. Ora è indispensabile la stabilizzazione del Paese”

Cinque ore, un incontro con il presidente della Repubblica Kais Saied, un altro con la premier Najla Bouden Ramadan, poi alcune dichiarazioni registrate (senza conferenza stampa, per l’ennesima volta), infine il rientro. Questa è stata la missione istituzionale di Giorgia Meloni in Tunisia, iniziata in mattinata e chiusa nel pomeriggio, con la presidente del Consiglio attesa a Roma alla presentazione della candidatura italiana per Einstein Telescope. Al netto del tempo di permanenza in Nord Africa, però, la visita è servita anche per fare il punto su alcune questioni di straordinaria importanza nei legami tra i due paesi, come testimoniato anche dalle parole della leader di Fratelli d’Italia. “Abbiamo fatto fin qui un ottimo lavoro insieme alla Tunisia, gli sbarchi in Italia sono sensibilmente diminuiti a maggio rispetto a marzo e aprile” ha detto Giorgia Meloni, che poi ha aggiunto: “Chiaramente siamo di fronte alla stagione più difficile da questo punto di vista, non possiamo che essere preoccupati per i prossimi mesi – è stato il ragionamento della premier – e riteniamo che si debba intensificare il nostro lavoro comune rafforzando la collaborazione con le autorità tunisine nell’attività di prevenzione soprattutto nella regione di Sfax, dal cui parte la gran parte dei migranti irregolari“.

Non poteva mancare anche un riferimento al lavoro da fare a livello europeo. Su questo aspetto Meloni è stata chiara: “L’Italia si è fatta portavoce di un approccio concreto per aumentare il sostegno alla Tunisia sia nel contrasto alla tratta di esseri umani e all’immigrazione illegale – ha detto – ma anche per un pacchetto di sostegno integrato, di finanziamenti e di opportunità importanti a cui sta lavorando Bruxelles. Sono molto grata alla Commissione europea“. Poi l’annuncio: “Per accelerare l’attuazione di questo pacchetto dell’Ue ho dato al presidente Saied la mia disponibilità a tornare presto qui in Tunisia anche insieme alla presidente Ursula von der Leyen”. Dopo il bilaterale con il presidente tunisino Kais Saied, inoltre, la presidente del Consiglio ha spiegato anche altro: “Noi abbiamo già contribuito e contribuiamo alla capacità di gestione delle frontiere in Tunisia, siamo pronti a fare di più anche con il coinvolgimento dell’Unione europea, sul quale stiamo lavorando. Ma l’approccio securitario – ha sottolineato – non è sufficiente se poi non si fa un lavoro importante che riguardi anche investimenti, sviluppo, formazione, i flussi di migranti regolari e la possibilità di offrire alle persone condizioni di vita migliori“.

Per quanto riguarda il rapporto tra Roma e Tunisi, secondo Meloni “c’è una grande occasione di sviluppo che è data dal settore energetico: la cooperazione in materia energetica si rafforza grazie al cavo sottomarino di collegamento elettrico Elmed. Anche su questo – è il parere della premier – l’Italia ha fatto un grande lavoro perché fossero garantiti i finanziamenti. Diventa un’infrastruttura strategica che lega ulteriormente il destino delle nostre due nazioni e consente tanto all’Italia quanto alla Tunisia di diventare degli hub di approvvigionamento energetico per le regioni che le circondano, per l’Europa e per i Paesi del Nord Africa”. E ancora: “Le nostre relazioni bilaterali continuano a essere molto solide – ha sottolineato Meloni – Nel 2022 l’interscambio commerciale ha superato i 7 miliardi di euro. L’Italia è il primo partner della Tunisia e questo anche grazie alla presenza stabile di oltre 900 imprese. Continuiamo ad accrescere investimenti e opportunità di impiego nel Paese”.

Per quanto riguarda la situazione politica interna, secondo Meloni “la stabilizzazione del quadro politico e di sicurezza, la crescita della democrazia in Tunisia è ovviamente indispensabile, per la Tunisia ma anche per l’Italia, e perché si possa insieme raggiungere potenziali che sono straordinari dal nostro punto di vista”. In tal senso, secondo il ragionamento della presidente del Consiglio “in questo che è sicuramente un periodo di difficoltà del quadro internazionale, per la Tunisia e tutta la regione, io ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell’Italia a 360 gradi, il sostegno ad esempio al bilancio tunisino, l’apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo, partendo dalla piccola e media impresa fino al settore agroalimentare. È un ulteriore impegno – ha concluso – che si aggiunge ai numerosi progetti di cooperazione italiana nel Paese, che ammontano a 700 milioni di euro nel loro complesso, e focalizzano l’attenzione sui settori prioritari, agricoltura, istruzione, formazione professionale, la sanità, i servizi di base”.