La Regione Lazio a guida Fratelli d’Italia ha revocato il patrocinio alla manifestazione Lgbt+ “Roma Pride 2023“, in programma sabato 10 giugno
La firma istituzionale dell’ente “non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto“, recita una nota della giunta, che ciononostante “ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del presidente Francesco Rocca, su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”. La decisione, sostiene la Regione, “si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento, intitolato “Queeresistenza”, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni”, si legge nella nota, “violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio”.