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Sandro Giacobbe salva due ragazzi sull’autostrada A12: “Erano a terra sulla corsia di sorpasso, potevano essere travolti e uccisi”

Sandro Giacobbe stava tornado da Chiavari con la moglie Marina Peroni si è trovato a prestare soccorso a due giovani coinvolti in un incidente

Come altre regioni, anche in Liguria le autostrade sono sempre più spesso teatro di gravi incidenti. E il 29 maggio il tratto tra Santo Stefano e Brugnato ha visto due soccorritori d’eccezione. Ovvero Sandro Giacobbe, interprete conosciutissimo della musica italiana degli anni ’70 e ’80, e la moglie Marina Peroni, anche lei cantante. Con coraggio, poco dopo l’una di notte, i due hanno salvato un ragazzo 22enne e una giovane di 18 anni caduti rovinosamente dalla loro moto in corsia di sorpasso. “Abbiamo corso anche noi un gravissimo pericolo ma era l’unico modo per salvare due giovani che altrimenti sarebbero stati travolti e uccisi in autostrada da un’auto o da un mezzo pesante”, inizia il racconto di Giacobbe.

“Tornavamo a casa a Chiavari a bordo della nostra Hyundai Kona dopo una serata trascorsa con amici a Marina di Carrara. Subito dopo la fine di un restringimento di carreggiata ci ha superato la moto con i due ragazzi che mi pare fosse una 250. Sono passati pochi minuti e abbiamo notato frammenti di vetro e di moto e abbiamo visto che sulla corsia di sorpasso c’erano due persone a terra. Erano i giovani che ci avevano sorpassato poco prima -ha spiegato -. Abbiamo fermato l’auto e in quel punto dell’A12 non c’è neanche la zona di emergenza. Nel buio i due ragazzi distesi a terra si lamentavano a chiedevano aiuto. Il ragazzo chiamava l’amica ma diceva di non sentire più la sensibilità alla schiena mentre la ragazza piangeva e aveva un fortissimo dolore alla gamba“.

Con sangue freddo in pochi secondi hanno preso la decisione di di mettere a rischio la propria vita per i ragazzi: “Abbiamo installato il triangolo rosso e Marina con la torcia del telefonino segnalava il pericolo a chi arrivava mentre io soccorrevo i feriti”. Il cantante termina la narrazione con l’amaro in bocca: “Sono transitati una quindicina di mezzi ma quasi tutti i conducenti hanno rallentato per poi ripartire. Solo un camionista straniero ha chiesto se avessimo bisogno di aiuto ma ha detto che viste le dimensioni del Tir non si poteva fermare, mentre una giovane automobilista ha detto che avrebbe chiamato i soccorsi. É veramente terribile che tanti se ne siamo andati quando la situazione era di estremo pericolo“.