Politica

La rabbia del sindaco di Ravenna: “Da giorni chiedo che il governo ci convochi. Dall’alluvione del 3 maggio nessun incontro operativo, è grave”

Sono giorni che chiedo che il governo ci convochi. Dopo ormai quasi più di 20 giorni dall’alluvione, le prime sono del 3 maggio, stiamo parlando di un tempo ormai lunghissimo. Non c’è ancora stato un solo incontro operativo tra governo, Regione e sindaci dei Comuni colpiti. Insomma, tanto dibattito politico ma ancora nessuna riunione per poter lavorare insieme. Questo a mio parere comincia a essere grave“. Sono le parole pronunciate ai microfoni della trasmissione La giornata in 24 minuti, su Radio24, da Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione Province Italiane.

Il primo cittadino premette: “Lo dico senza nessun tipo di polemica ma con spirito di collaborazione, con la fascia tricolore addosso. Ci sono state da parte del governo solo tante grandissime espressioni di solidarietà, l’invio degli aiuti che abbiamo chiesto e di cui noi siamo grati e riconoscenti, ma non è stato ancora possibile sedersi a un tavolo e capire come funzioneranno gli indennizzi e qual è l’idea sulla ricostruzione. In tutto il territorio ci sono opere di grandi dimensioni che vanno rifatte, ma che, come ormai sto ripetendo da giorni, vanno rifatte diversamente da come erano prima. Non possiamo farle identiche alle precedenti, aspettando la prossima alluvione”.

Circa la situazione a Conselice, De Pascale spiega: “La situazione è in grande miglioramento. La sindaca Paola Pula ogni giorno sta emettendo ordinanze per restringere l’area evacuata, in modo che di giorno in giorno sempre più persone possono rientrare nelle proprie case. Ovviamente con tutte le precauzioni, è stata data anche la possibilità alle imprese di rimettersi in moto. Ci sono ancora circa 500 persone che hanno ancora l’abitazione con l’acqua e poi ci sono – continua – anche nel ravennate, ampissimi tratti di campagna che sono ancora allagati. Le nostre sono valli che erano storicamente delle paludi, perché sono pproprio conformate per ospitare l’acqua. Quindi, prima di riuscire a togliere l’acqua da tutti i campi, da tutte le valli del ravennate ci vorranno ancora giorni. Ma è chiaro che per noi la priorità è stata quella di mettere in sicurezza i centri abitati e le aziende”.

Riguardo ai rischi di malattie, il sindaco rassicura: “Al momento tutto è monitorato. Ci sono delle precauzioni, che peraltro andrebbero osservate anche 365 giorni all’anno. L’Asl ha invitato a fare la vaccinazione anti-tetanica, ma questa andrebbe comunque fatta almeno ogni 10 anni da tutti i cittadini. Sono state eseguite proprio ieri le campionature e le analisi da parte dell’Arpae (Agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr), che non ha rilevato nessun problema – conclude – Circa i tempi di uscita dall’emergenza, secondo me, ci vorranno due settimane sul versante della pulizia e della prima sistemazione, togliendo prima le cose più grandi e più gravi. Sono assolutamente ottimista che larga parte delle nostre città avrà lo stesso aspetto di quello che avevano prima della prima dell’alluvione”.