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Fmi: “Crescita italiana all’1,1% nel 2022 e 2023. Ma prospettive peggiorano, rischi da ritardi sul Pnrr”

L’economia italiana crescerà dell’1,1% sia nel 2023 che nel 2024. Lo prevede il Fondo monetario internazionale nel suo focus sull’Italia. Le cifre sono più basse rispetto alle stime del governo ma migliori rispetto a quelle contenute nel world economic outlook diffuso lo scorso 11 aprile in cui veniva indicato un + 0,7% per quest’anno e un + 0,8% per il prossimo. “L’attività economica e l’occupazione in Italia sono cresciute notevolmente nel 2022”, afferma il Fondo sottolineando però che dal 2023 la crescita è attesa rallentare. “Anche se sorprese positive sono possibili nel breve termine, i rischi al ribasso dominano l’outlook di crescita“, aggiunge il Fmi notando come “politiche che rallentato la riduzione del debito o prolungati ritardi nel ricevere i versamenti di NextGenerationEU potrebbero aumentare i timori di finanziamento. Uno stallo nei progressi dell’implementazione del Pnrr potrebbe indebolire le prospettive future di produttività”.

“Dato l’elevato debito pubblico e le più stringenti condizioni finanziarie, risparmiare le entrate inaspettate dall’inflazione e dalle modifiche contabili è consigliabile. Un credibile piano di riduzione del debito di medio termine mitigherebbe ulteriormente i rischi legati al debito”, aggiunge il Fmi rilevando come “Una completa e tempestiva implementazione del Pnrr sia necessaria per aumentare la produttività e il potenziale di crescita”. “Penso che un Pil all’1,2-1,4% è un auspicio. Guardo all’economia della Germania e deduco che qualche problema per la nostra industria lo creerà ma ci sono i servizi che dovrebbero compensare. Il governo ha sempre avuto un atteggiamento prudente sulle stime. Questo ha alimentato un clima di fiducia intorno a questo governo”, ha detto oggi il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. L’aumento del nostro debito è nato anche per “reagire a degli shock che aveva origini esterne. Ora si tratta di affrontarlo, lo stiamo riducendo e anche l’impegno che noi ci siamo assunti. In settimana è stata qui la delegazione del Fondo monetario internazionale che ovviamente ci ha chiesto anch’essa questo tipo di azione”, ha aggiunto il ministro.