Cronaca

“Erano tecniche per ammorbidire il soggetto”: così il sindacato Sulpl difende gli agenti che hanno manganellato la donna a Milano

Gli agenti della Polizia locale che sono sulla strada “fanno tutti i corsi di formazione, hanno utilizzato gli strumenti che avevano poi nella concitazione e sotto l’effetto adrenalinico qualcosa può essere sfuggito, però non sono stati colpi tirati per fare male”. Così Daniele Vincini, segretario del sindacato della Polizia locale Sulpl a margine di una protesta in piazza Scala per i buoni pasto, difende gli agenti filmati mentre manganellano una donna transessuale durante l’arresto. Immagini che hanno fatto il giro dei social e impressionato per la brutalità dei colpi dati anche in testa a una persona a terra e inerme. Secondo Vincini, però, si trattava “di tecniche per ammorbidire, per arrivare poi ad ammanettarla. Perché il problema vero è che il soggetto fin dall’inizio non è stato collaborativo. Il filmato dà un certo tipo di impressione. Però devo dire che la persona non ha avuto giorni di prognosi e non ha avuto alcuna conseguenza”