Cronaca

Presa a manganellate dai vigili di Milano, il sindaco: “Fatto grave”. Inchiesta per lesioni aggravate dall’abuso di potere. Cos’è successo

Manganellate: lungo il corpo e anche sulla testa. E poi calci, spruzzate con lo spray al peperoncino. Quattro contro una. A brandire i manganelli quattro agenti della polizia locale di Milano. A prendere i colpi una brasiliana di 41 anni. L’operazione per immobilizzare la 41enne è stata ripresa da un video amatoriale rimbalzato in queste ore sui social. E sui metodi utilizzati dai vigili urbani si leva ora la polemica politica. E’ stato il sindaco Beppe Sala a dover ammettere che “non è certo una bella immagine, anzi mi sembra un fatto veramente grave”. Sala ora sta attendendo una relazione. Nell’attesa gli agenti sono stati trasferiti ai servizi interni, decisione che ha suscitato le proteste del sindacato Sulpl. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica: il fascicolo è al momento contro ignoti perché manca l’identificazione precisa dei quattro vigili. La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha ricevuto una prima relazione di servizio. La 41enne è una brasiliana transessuale che si trova in Italia da almeno 13 anni: la prima segnalazione risale al 2010 quando è stata fermata senza documenti. Non è chiaro se nel frattempo abbia regolarizzato la sua posizione. Per lei, i è partita solo la denuncia nei confronti della 41enne, alla quale è stata contestata la resistenza a pubblico ufficiale.

Cos’è successo, dunque? Il sindacato Sulpl sostiene che ciò che si vede nelle immagini è solo l’ultima parte del video. I vigili, sottolinea Daniele Vincini a nome del sindacato, erano stati chiamati alle 8.15 dai genitori di una scuola che si trova lungo via Giacosa, una strada che collega viale Monza a via Padova, nella zona Nord di Milano perché – secondo la segnalazione – la 41enne, in parte svestita e completamente alterata urlava di avere l’Aids. Spiega il Sulpl che al loro arrivo gli agenti sono riusciti a metterla, con fatica, sull’auto con cella di contenimento, dove “ha iniziato a dare testate e s’è finta svenuta. Quando gli agenti hanno fatto i controlli li ha aggrediti” per scappare. Lei, ha spiegato il sindacalista, ha iniziato a dare testate e si è finta svenuta. E quando gli agenti stavano aprendo la portiera ha dato un calcio violento ed è uscita, dando un calcio a un agente, “che ha una prognosi di 15 giorni”, per scappare a piedi fino al luogo dove è stata fermata, cioè in via Sarfatti, sotto la biblioteca dell’Università Bocconi. “Gli agenti – ha sottolineato Vincini – sono stati costretti ad usare il distanziatore (cioè il manganello, ndr) e lo spray per portarla via. E noi siamo al loro fianco, anche con i nostri avvocati se sarà necessario”. Sul posto è anche intervenuta un’ambulanza, che però non è mai riuscita a visitare la 41enne.

Sulla ricostruzione dettagliata dell’episodio e sulle motivazioni che hanno spinto gli agenti a compiere l’intervento con quelle modalità farà le valutazioni la magistratura. Nel frattempo però la politica sembra dividersi in due. È una scena “orribile e intollerabile” per la deputata Silvia Roggiani, che è segretaria metropolitana del Pd. “Il Comune si è attivato e il sindaco Giuseppe Sala ha già condannato. Siamo certi che sia Palazzo Marino sia la Polizia Locale, come già annunciato, si muoveranno in modo intransigente per fare luce sul fatto”. “Resta in ogni caso da sottolineare – ha aggiunto – che nulla di ciò che è accaduto prima può giustificare quella violenza, in particolare, su una persona che dalle immagini del video appare inerme“. Sul punto il Pd sembra unito: “Le immagini sono disgustose. Qualsiasi sia il contesto e qualunque cosa sia accaduta ‘prima’ di quanto filmato” commenta il capogruppo in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. La consigliera regionale M5s Lombardia Paola Pizzighini denuncia “la violenza smisurata degli agenti e i colpi reiterati ingiustificabili”. “Una violenza di questo tipo non è mai accettabile. Mai” conclude. Critica anche Sinistra Italiana con il consigliere regionale Onorio Rosati che parla di “immagini inquietanti“: “Qualsiasi eventuale reato abbia commesso quella donna non giustifica questa violenza”.

Alla condanna del Pd fa da contraltare la “piena solidarietà” di Fratelli d’Italia nei confronti dei vigili. Gli agenti della polizia locale “hanno fatto il loro dovere – ha commentato Stefano Maullu, deputato e coordinatore milanese del partito – evitando che quella persona potesse dar seguito alle minacce ai bambini di una scuola milanese” visto che “un trans brasiliano, evidentemente fuori di sé, si è denudato davanti la scuola di via Giacosa, nei minuti in cui i bambini stavano entrando per l’inizio delle lezioni”. “Quotidianamente – aggiunge la Lega per bocca della commissaria cittadina Silvia Sardone e il capogruppo in Comune Alessandro Verri – vediamo aggressioni nei confronti delle forze dell’ordine sulle quali la sinistra mai si espone, non mostrando mai solidarietà a uomini e donne in divisa. In questa occasione invece sono uscite immediate dichiarazioni con la sentenza in tasca”. Sardone e Verri ricordano che l’intervento dei vigili è arrivato dopo le escandescenze della 41enne: “Prima di attaccare sia fatta una relazione approfondita sui fatti”.

La questione arriverà in Parlamento. La senatrice di Verdi-Sinistra Ilaria Cucchi ha presentato un’interrogazione al governo con cui chiede di fare “piena luce”. “Siamo di nuovo di fronte a scene terribili che mostrano ancora una volta un accanimento, da parte di persone in divisa, contro soggetti più fragili. Uso ripetuto del manganello su varie parti del corpo, calci, spray al peperoncino e accanimento su un corpo a terra sembrano immagini provenienti dagli Stati Uniti e invece siamo a Milano. Un uso della forza sproporzionato e, dalle immagini, immotivato“.