Politica

La Russa provoca: “I ragazzi di Ultima generazione vadano a spalare il fango”. Ma ci sono già: “Noi non cerchiamo visibilità”

Mentre in Romagna e nel Bolognese volontari, protezione civile e istituzioni locali sono impegnati per affrontare le conseguenze delle alluvioni, il presidente del Senato Ignazio La Russa se la prende con gli ecoattivisti di Ultima generazione. “Faccio una proposta”, ha detto all’agenzia Ansa, “vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione”. E rivolgendosi ai ragazzi imputati per aver tirato della vernice lavabile contro la facciata del Senato per denunciare l’inazione climatica ha aggiunto: “Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”. Una contestazione fatta, poco prima, anche dal direttore del TgLa7 Enrico Mentana.

A La Russa hanno risposto direttamente gli eco attivisti di Ultima generazione: “Noi siamo già in Emilia Romagna a spalare il fango”, ha detto l’ecologista Maria Letizia Ruello, parlando con l’Adnkronos. “Siamo tra le persone che stanno prestando soccorso. Comuni cittadini senza bandiere, non stiamo cercando visibilità. Quello che sta accadendo in Emilia-Romagna ci ha colpito moltissimo, anche personalmente. Io abito vicino Senigallia, città interessata dall’allerta meteo”, ha dichiarato. E replicando alla provocazione di La Russa ha ribattutto: “Si tratta di un ricatto vigliacco. Chiamarci ragazzi, inoltre, è puro paternalismo: io ho 63 anni. La Russa ci dice: fate i bravi e vi toglierò la punizione. Ultima generazione è già in Emilia-Romagna ma non la vedete. Mio figlio si trova lì, a spalare. È uno dei tanti. Noi siamo una piccolissima avanguardia. Se 20 persone si siedono sull’asfalto del Gra per bloccare il traffico, ve ne accorgete. Se 20 persone vanno a spalare non ve ne accorgete“. E ha chiuso: “Sarebbe facile per noi dire ‘ve l’avevamo detto’. Per i negazionisti siamo come Cassandra o Laocoonte, che mise in guardia i cittadini di Troia dall’inganno dei greci”.