Cronaca

“Salvate i nostri maiali, l’acqua sta salendo nelle stalle”: la disperazione di agricoltori e allevatori in Romagna

Gli sfollati vengono tratti in salvo e portati nei palazzetti. Rifocillati, scaldati. Messi al sicuro. Ma l’emergenza in Emilia-Romagna, oltre a riguardare i residenti, travolge anche agricoltori e allevatori. I loro campi, il loro bestiame, distrutti o messi in ginocchio dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni. E gli animali.

I cavalli di Budrio (Bologna) – I volontari e le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Bologna sono intervenuti per portare in salvo i cavalli di una scuderia a Budrio nella zona del crollo del ponte Motta. Erano rimasti isolati e due sono stati ricoverati, uno per una perforazione allo stomaco e l’altro per ferimenti alle zampe. “Stiamo lavorando con tutto quello che possiamo avere a disposizione per aiutare chi è in emergenza”, racconta la delegata dell’Oipa di Bologna, Jessica Quercioli, che è intervenuta in soccorso della scuderia. “Rispondiamo alle chiamate incessanti e disponiamo i soccorsi nei limiti del possibile. Ringrazio la veterinaria che è riuscita a portare in clinica due i cavalli”. I volontari e le guardie zoofile dell’Oipa stanno operando in condizioni molto critiche: sono isolati nelle loro zone e non riescono a intervenire in luoghi distanti. Entro questi limiti, laddove non subiscano personalmente dei danni, fanno il possibile per portare aiuto ai quattrozampe vittime delle esondazioni, delle frane, degli smottamenti. L’Oipa chiede ai proprietari di animali, in un appello accorato, di metterli sempre in sicurezza in caso di allerta meteo, di spostarli dalle zone di pericolo. Anche i gatti lasciati liberi in queste occasioni tragiche possono cercare posti per nascondersi e rimanere lì chiusi o bloccati.

“La situazione della nostra azienda agricola è drammatica” – Con l’alluvione “c’è una fetta enorme dell’eccellenza romagnola che viene spazzata via”, dice Luigi Bosi, vice presidente Anga Emilia-Romagna, l’associazione che rappresenta i giovani imprenditori agricoli aderenti a Confagricoltura. Nella sua azienda agricola, ‘L’orto di Gigi’ a Boncellino, frazione di Bagnacavallo, nel Ravennate, produce frutta e verdura in modo sostenibile. Adesso, per la seconda volta in meno in 15 giorni, i suoi campi sono invasi dall’acqua. “Subire due alluvioni in così poco tempo è un record. La situazione da noi è drammatica – racconta – La mia azienda agricola è nella zona di Bagnacavallo ed è stata colpita anche dall’alluvione di due settimane fa, ma questa volta l’area colpita è 50 volte più grande e riguarda l’intera provincia di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini. I danni in campagna sono enormi. Le piante che venivano da un forte periodo di stress perché hanno avuto le radici a bagno. L’acqua era appena defluita e torniamo nella stessa condizione. In questo modo c’è la probabilità molto alta che le piante muoiano. Per quanto riguarda gli ortaggi, invece, si vedono già dei campi morti“. Campi che “sono completamente invasi da fango, limo, ramaglie, tronchi, spazzatura”, prosegue Bosi.

LUGO

“Abbiamo solo qualche ora di autonomia, dobbiamo salvare i nostri maiali” – “Siamo un’azienda agricola di Lugo, in zona Zagonara (provincia di Ravenna). Abbiamo circa tremila maiali, dai cuccioli agli adulti di 160 chili. Abbiamo un metro d’acqua all’interno delle nostre stalle adesso e sta salendo. Le strade di comunicazione sono sott’acqua. Avremmo bisogno di un allevamento d’appoggio per spostare almeno i piccoli e cercare di salvarli”, è l’appello di Davide Bacchiega, direttore dell’azienda agricola Benfenati, colpita dall’alluvione. “Abbiamo ancora qualche ora di autonomia e un po’ di energia elettrica, dopodiché saremo sott’acqua”, aggiunge. La richiesta dell’allevatore è di “trovare un allevamento asciutto dove ricoverare temporaneamente i miei animali. Con dei mezzi o a piedi, perché la strada ormai è coperta dall’acqua, potremmo cercare di salvarli”.