Politica

Caro affitti, studenti e sindaco di Milano si rivolgono al governo: “Necessario che faccia la sua parte”. Ecco le proposte avanzate

Il Comune di Milano ha promosso un tavolo per contrastare il caro affitti dopo le proteste degli studenti. A Palazzo Marino il sindaco Beppe Sala e l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran hanno incontrato i rettori universitari e una delegazione di studenti guidata da Ilaria Lamera, la studentessa che ha innescato le proteste dormendo in tenda davanti al Politecnico. Un incontro a porte chiuse alla fine del quale l’assessore Maran ha incontrato la stampa per presentare i punti sui quali “è stata registrata una larga condivisione”. Il Comune di Milano ha individuato una modalità di azione propria, come quella di aggiornare il canone concordato e poi sono state rivolte delle richieste al governo per fare la sua parte in questa vicenda. In primo luogo un fondo di sostegno agli affitti. Un’altra misura su cui il Comune chiede un intervento al governo è quella di regolamentare gli affitti brevi con una legge apposita. Inoltre sul fronte delle case pubbliche la richiesta al governo è quella di individuare nel Pnrr 300 milioni di euro per azzerare lo sfitto negli edifici pubblici e ridurre così la pressione abitativa. “Quelle emerse sono delle buone proposte sia per il breve termine che per il lungo termine ma servirà l’aiuto del governo e vogliamo che ci sia collaborazione tra livelli istituzionali, dobbiamo confrontarci per capire cosa ne pensano le altre Università”, ha commentato a fine incontro Lamera.